Hai visto quel gigante elegante che domina sotto canestro e ti sei chiesto "ma quanto è alto Achille Polonara?"?
Bene, non sei l’unico! Coniato dai fan come "Achi", questo atleta italiano ha fatto parlare di sé tra schiacciate sontuose, trasferimenti in squadre top europee e persino una vita da film hollywoodiano fuori dal campo.
Oggi scopriamo tutto su altezza, età, carriera, aneddoti e le vicende di resilienza che lo hanno reso non solo un campione ma una vera icona pop del basket italiano.
La prima cosa che colpisce quando guardi Achille Polonara è chiaramente la statura. È alto 205 centimetri (circa 6 piedi e 8 pollici) - sufficiente per dominare sotto canestro ma anche per muoversi con agilità tra ali e pivot.
Nato il 23 novembre 1991 ad Ancona, nelle Marche, Polonara oggi ha 33 anni e un bagaglio di esperienza che pochi giocatori italiani della sua generazione possono vantare.
Quella altezza da sogno non è mai stata solo "fisica": è diventata un simbolo della sua presenza scenica in campo, una sorta di "spettacolo verticale" che gli avversari imparano presto a rispettare.
La storia cestistica di Polonara è iniziata nel 2009, ma la sua scalata verso il successo europeo è stata entusiasmante e piena di colpi di scena. Dopo aver dimostrato talento e versatilità nelle giovanili, è esploso nel campionato italiano con Teramo Basket e poi con Varese e Reggio Emilia.
Da lì è iniziato il giro d’Europa:
Questa girandola di club lo ha trasformato da "promessa italiana" a giocatore conosciuto e rispettato in tutto il Vecchio Continente. E sì: molte trasferte, tante lingue imparate e una valigia sempre pronta fanno parte del suo curriculum tanto quanto le schiacciate e i rimbalzi.
Se pensi che la carriera di Polonara si sia limitata alle partite, preparati a una sorpresa. Negli ultimi anni, oltre alle sfide in campo, ha vissuto una vera battaglia sulla sua pelle che ha attirato l’attenzione di tifosi e media.
Nel giugno 2025 è stato diagnosticato con leucemia mieloide, una forma aggressiva di tumore del sangue, mentre era con la Virtus Bologna. La notizia ha colpito duro il mondo del basket italiano e internazionale, tanto che il club ha diffuso un messaggio di solidarietà e sostegno nei suoi confronti e verso la sua famiglia.
La sua lotta, però, è stata ancora più intensa di quanto potessimo immaginare. Subito dopo un trapianto di midollo osseo a settembre 2025, Polonara ha vissuto un’esperienza drammatica: è stato in coma per circa 10 giorni, con i medici che gli avevano dato pochissime speranze di sopravvivenza.
In un racconto pieno di tensione e umanità, la moglie Erika Bufano ha condiviso alcune parole del marito:
Polonara ha poi scherzato: "Non vi liberate ancora di me", facendo sorridere un pubblico commosso e solidale che ha seguito ogni aggiornamento con il fiato sospeso.
Questo episodio ha trasformato Polonara da semplice atleta a simbolo di resilienza. I commenti dei fan e il sostegno del mondo del basket - con foto, messaggi e testimonianze di affetto - lo hanno reso una figura amata anche fuori dai parquet.
Polonara non è solo grande in altezza: è grande anche nel cuore. Sposato con Erika Bufano, è padre di due figli, tra cui la primogenita Vitoria, nata quando giocava proprio nel Baskonia - il che ha trasformato il nome della bambina in un buffo omaggio alla città basca.
La sua famiglia è stata il centro della sua forza durante i momenti più difficili, tanto che i tifosi spesso ripetono: "Achi gioca per 5, ma lotta per 50" - un modo affettuoso per dire che non è solo sul campo, ma con il cuore in ogni angolo della sua vita.
Non tutti i cestisti diventano trend social, ma Polonara sì. Ha una presenza scenica che va oltre le statistiche: la sua carriera, la sua umanità e la sua storia di lotta hanno catturato l’immaginazione del pubblico.
Dalle schiacciate spettacolari alle notizie di ospedale, il suo nome è stato cercato online migliaia di volte: Polonara non è solo un giocatore: è un racconto di sport, dolore, gioia e speranza - qualcosa che va ben oltre il tabellone e parla dritto al cuore dei fan.
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