20 Dec, 2025 - 11:24

Siria, attacco massiccio degli Usa contro lo Stato Islamico: cosa è successo

Siria, attacco massiccio degli Usa contro lo Stato Islamico: cosa è successo

Un raid aereo su larga scala degli Stati Uniti ha colpito decine di obiettivi in Siria centrale contro lo Stato Islamico. L’operazione arriva come risposta diretta all’attacco del 13 dicembre in cui sono morti due soldati americani e un interprete civile, riaccendendo il dibattito su una possibile escalation nella regione dopo la caduta del regime di Assad.

Stati Uniti, raid in Siria

Gli Stati Uniti hanno colpito diversi obiettivi in Siria. Le autorità americane hanno riferito che l’operazione, denominata Hawkeye Strike, è stata condotta contro lo Stato Islamico in risposta ad un attacco avvenuto il 13 dicembre, che ha causato la morte di due soldati statunitensi e di un interprete civile americano.

La sparatoria è avvenuta nei pressi di Palmira ed altri tre soldati sono rimasti feriti.

Il Comando Centrale degli Stati Uniti (CENTCOM) ha affermato, in una nota, che le forze statunitensi hanno colpito oltre 70 obiettivi in diverse località della Siria centrale, utilizzando "aerei da combattimento, elicotteri d’attacco e artiglieria".

"Questa operazione è fondamentale per impedire all’ISIS di ispirare complotti terroristici e attacchi contro il territorio statunitense", ha dichiarato l’ammiraglio Brad Cooper, comandante del CENTCOM.

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Continueremo a perseguire senza sosta i terroristi che cercano di danneggiare gli americani e i nostri partner in tutta la regione.

Escalation o azione mirata

L’attacco rappresenta uno dei momenti più tesi nelle relazioni tra Siria e Stati Uniti dopo la caduta del regime di Assad nel dicembre 2025. L’operazione ha sollevato interrogativi sulla possibilità che possa segnare l’inizio di una nuova fase di escalation nel paese mediorientale.

Il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, ha tuttavia chiarito che l’azione militare non deve essere interpretata come l’avvio di un nuovo conflitto.

"Questo non è l’inizio di una guerra, è una dichiarazione di vendetta. Gli Stati Uniti d’America, sotto la guida del presidente Trump, non esiteranno mai nel difendere il nostro popolo", ha affermato Hegseth in un messaggio pubblicato su X.

Trump promette ritorsioni

Il presidente americano ha avvertito, tramite un messaggio su Truth Social, delle conseguenze di eventuali futuri attacchi contro il personale statunitense. Trump ha, inoltre, ribadito il suo sostegno al presidente siriano, Ahmad al-Sharaa, sostenendo che il leader sarebbe pienamente favorevole all’azione degli Stati Uniti.

"Stiamo colpendo con forza le roccaforti dell’ISIS in Siria, un luogo segnato da anni di sangue e instabilità, ma che può avere un futuro se il terrorismo verrà sconfitto. Tutti i terroristi che attaccano o minacciano gli americani sono avvertiti: saranno colpiti più duramente che mai", ha scritto il presidente.

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