La morte di Brigitte Bardot ha scosso il mondo della cultura, del cinema e della politica internazionale.
Attrice simbolo di un’epoca, icona di libertà e di bellezza senza compromessi, Bardot ha attraversato il Novecento lasciando un segno profondo non solo sul grande schermo, ma anche nel dibattito pubblico, grazie alle sue scelte radicali e alle battaglie portate avanti fuori dai riflettori.
La notizia della sua scomparsa ha generato un lungo carosello di dichiarazioni, soprattutto dalla politica italiana, che ne ha ricordato il valore artistico e umano, sottolineando il coraggio di una donna che non ha mai rinunciato alla propria indipendenza.
Tra i primi interventi ufficiali, quello del ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ha voluto restituire un ritratto complesso e rispettoso della figura di Bardot:
Sui social è arrivato anche il messaggio del ministro del Turismo Daniela Santanchè, che ha scelto parole evocative per raccontare l’impatto dell’attrice:
Anche Matteo Salvini ha voluto rendere omaggio alla diva francese:
Buon viaggio Brigitte!
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) December 28, 2025
Stella senza tempo, ma soprattutto donna libera, anticonformista, protagonista di battaglie coraggiose in difesa delle nostre tradizioni.
Una preghiera ???????? pic.twitter.com/f2IMHnsfiI
Il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni ha invece richiamato il legame tra Bardot e l’Italia, sottolineando il peso simbolico della sua carriera:
Accanto al ricordo cinematografico, emerge con forza quello dell’impegno civile. La senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli ha sintetizzato questo aspetto in poche parole:
Anche Michela Vittoria Brambilla, da sempre impegnata nella difesa degli animali, ha ricordato Bardot come una diva dal grande cuore, che dopo aver lasciato le scene ha dedicato la propria vita alla protezione degli animali, trasformando la notorietà in uno strumento di lotta e sensibilizzazione.
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