29 Dec, 2025 - 11:35

Cosa serve alla Juve nel mercato di gennaio per competere davvero in Serie A e in Europa

Cosa serve alla Juve nel mercato di gennaio per competere davvero in Serie A e in Europa

La Juventus sta vivendo una stagione complessa ma stimolante nel 2025/26. Dopo un periodo di adattamento e risultati contrastanti nelle prime giornate di campionato, l’arrivo di Luciano Spalletti ha portato maggiore equilibrio tattico e solidità mentale alla squadra, con una serie di prestazioni più convincenti e risultati utili in Serie A.

Questo cambio di rotta ha ridato fiducia all’ambiente, ma non basta per trasformare la Juve in una vera candidata allo Scudetto o ad una corsa profonda in Champions League senza interventi mirati sul mercato.

La rosa attuale comprende talenti come Khéphren Thuram e Teun Koopmeiners, oltre alle ali incisive di Edon Zhegrova e Françisco Conceiçao e giovani di grande prospettiva come Miretti col solo talentuoso Kenan Yildiz, però, a rappresentare in rosa l'unica vera certezza in temini di affidabilità. Tuttavia, nel complesso manca ancora quella spina dorsale vincente che possa dare carisma, qualità tecnica e continuità di rendimento partita dopo partita.

Cosa serve alla Juve nel mercato di gennaio per essere competitiva?

Un centrocampista carismatico per dare ordine e qualità

Nonostante la presenza di giocatori con buon potenziale e tecnica come Locatelli e Thuram, la Juventus non ha ancora in rosa un giocatore in grado di dettare i tempi del gioco con autorevolezza, gestire ritmi e verticalizzare con costanza contro squadre chiuse.

Serve qualcuno che porti carattere, leadership e visione di gioco in un ruolo cruciale per lo sviluppo offensivo, coprendo nel contempo la fase difensiva.

Il nome più ricorrente tra gli addetti ai lavori per questa esigenza resta Sergej Milinković‑Savić: il centrocampista serbo, oggi all’Al‑Hilal ma con il contratto in scadenza a giugno 2026, è visto come profilo ideale per aggiungere esperienza, personalità e presenza fisica nella mediana juventina.

La Juventus lo segue da tempo proprio per chiudere il gap di qualità con altre big di Serie A e dare stabilità al fulcro del gioco. 

Se Milinković‑Savić dovesse rivelarsi troppo complicato da portare a Torino, ci sono altri profili concreti nel mirino per gennaio, come Xaver Schlager del Lipsia o Quinten Timber del Feyenoord, entrambi valutati per la loro capacità di contribuire sia in fase di costruzione sia in quella di copertura. 

Un centrocampista di questo tipo non significa solo maggiore qualità in fase di possesso: porta equilibrio, permette a Zhegrova e Yildiz di esprimersi meglio e aiuta Spalletti a dare più ordine alle transizioni, aspetti che possono trasformare la Juve da squadra volenterosa a squadra organizzata e incisiva nelle partite decisive.

Attacco: servono punte capaci di vincere le partite

Il reparto offensivo bianconero è ricco di nomi talentuosi — con Jonathan David, Loïs Openda e Kenan Yildiz — ma i numeri reali finora sono stati al di sotto delle aspettative, soprattutto per quanto riguarda la continuità realizzativa. 

David, pur essendo un attaccante di grande tecnica e movimento, non è riuscito finora ad esprimere un livello di rendimento che possa far pensare a un bomber da Juve vincente. 

Parallelamente, la situazione contrattuale di Dusan Vlahović — che non ha ancora rinnovato e potrebbe lasciare il club nella sessione estiva — rende ancor più urgente la necessità di un attaccante forte, già pronto per incidere senza tempi di adattamento troppo lunghi. 

Nomi che la Juventus potrebbe considerare per gennaio

Anche se i nomi cambiano con l’avvicinarsi del mercato, tra i profili discussi come possibili opzioni da Juve “top” ci sono:

Victor Osimhen – centravanti di altissimo livello, già tra gli attaccanti più temuti in Europa e spesso accostato alla Juve come idea di grande profilo offensivo. 

Mateo Retegui – giovane ma già affermato goleador in Serie A, visto come punta capace di far gol con continuità e di adattarsi velocemente al calcio italiano. 

Questi profili rappresentano quel tipo di attaccanti che la Juventus cerca: numeri e personalità davanti alla porta, trascinatori quando la squadra ne ha più bisogno. Inserirne uno di questa caratura aiuterebbe a trasformare le occasioni create in gol e punti, soprattutto nelle partite di alta classifica.

Un salto di qualità per puntare ai grandi obiettivi

In sintesi, la Juventus ha bisogno di due interventi chiave a gennaio per competere fino alla fine della stagione:

Un centrocampista carismatico, con leadership tecnica e visione di gioco, capace di dare ordine e controllo alla manovra — un ruolo in cui l’arrivo di un giocatore come Milinković‑Savić sarebbe una svolta. 

Un attaccante di spessore internazionale, in grado di garantire gol e incisività continua, al di là di preziose ma altalenanti prestazioni di nomi come David o di infortuni/contratti in bilico di Vlahović. 

Questi rinforzi non sarebbero semplici “aggiustamenti”: sarebbero gettare le basi per una Juve realmente competitiva, capace di lottare fino alla fine in Serie A e di non fermarsi alle prime difficoltà in Europa. Una Juventus così costruita sarebbe sì la squadra di Spalletti, ma soprattutto la squadra che può vincere.

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