Rabbia: emozione universale utile. Pochi riescono a gestirla senza aggredire. Un torto è un torto, non può svanire senza averlo elaborato col tempo che serve o senza un'azione reattiva adeguata. C'è chi prende a pugni i cuscini, il muro, chi usa le parole e chi si mette in cammino. Da Como a Fano, il viaggio è stato lungo 450km a piedi, per il 48enne reduce da un litigio con la moglie, fermato dai Carabinieri alle 2 di notte: stava violando le norme anti-Covid, forse in altri periodi non si sarebbero neppure accorti!
"Autocontrollarsi può aiutarci nella gestione di un'emozione così forte, ma rientra nel processo educativo - ha osservato Simona Abate, a Tutto in Famiglia - il più delle volta la rabbia porta a distruggere i rapporti. L'unico modo per evitare disastri è guardare dall'esterno la situazione che stiamo vivendo, vederla dall'alto, riusciremmo a non cadere nelle provocazioni. Il protagonista della nostra storia ha messo 450km di distanza. La fuga è un atto di autocontrollo, uno dei tanti modi per allontanarsi da una situazione difficile."
Rabbia: emozione preziosa, aiuta chi la prova a crescere e cambiare. "Dobbiamo essere noi a farcene qualcosa della rabbia, dobbiamo trovare il modo di risolvere i conflitti al meglio. La rabbia ha consentito l'evoluzione umana - ha aggiunto la dottoressa Abate, dell'Ospedale Sant'Andrea di Roma - dobbiamo imparare a lasciar andare le persone, le cose. Elaborare separazioni o divorzi è la soluzione più matura. In psicoterapia di restituire il vissuto dei pazienti in maniera più gestibile."
"Dietro un azione aggressiva ci sono emozioni di forte fragilità, c'è dell'altro - si è congedata la psicoterapeuta Abate - nella disputa è importante che l'interlocutore sia altrettanto maturo da riconoscere le emozioni e le reazioni nell'insieme. Abbassiamo le aspettative nei confronti degli altri. L'essere umano ha bisogno di dipendere da qualcuno per appoggiarsi, ma stiamo attenti: dipendere troppo dall'altro ci porterà a cadere, quando l'altro si sposterà."