Carlo Palermo, segretario nazionale di Anaao Assomed, è intervenuto ai microfoni della trasmissione L’Italia s’è desta, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sulla vaccinazione degli operatori sanitari. Si sono verificati fatti un po’ spiacevoli –ha affermato Palermo-. Circa un terzo delle dosi somministrate sono andate a personale amministrativo. Io ne faccio una questione di funzioni svolte. Tutti i profili professionali che lavorano in prima linea dovrebbero avere una precedenza per quanto riguarda la somministrazione del vaccino.
Sui ritardi di Pfizer. Il problema è stato creato in primis dalla stessa Ema nel momento in cui ha concesso a Pfizer di poter prelevare 6 dosi anziché 5 dalla fiala. Il ritardo sembra sia dovuto alla ristrutturazione del processo produttivo, ci può stare, però questo si traduce in un ritardo di circa 4 settimane rispetto al previsto e questo significa spostare in avanti tutto il programma di vaccinazione. Avremo un ritardo in particolare sulla vaccinazione degli ultra-ottantenni.
Sulla terapia con gli anticorpi monoclonali. Rappresenta una speranza di cura efficace in determinati stati clinici. La sperimentazione è in corso, entro l’estate potrebbe essere validata questa terapia. Sicuramente è un terapia che ha un costo molto alto, ma potrebbe rappresentare l’arma aggiuntiva che coprirebbe il periodo tra l’inizio della vaccinazione e il raggiungimento dell’immunità di gregge.
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