09 Feb, 2022 - 16:55

Caso Fondazione Open: chiesto rinvio a giudizio per Renzi, Lotti e Boschi

Caso Fondazione Open: chiesto rinvio a giudizio per Renzi, Lotti e Boschi
Piove sul bagnato per Matteo Renzi. Oggi la procura di Firenze ha inviato l'avviso di conclusione indagini per il leader di Italia Viva e per altre dieci persone. Risultano fra gli indagati, stando al Corriere della Sera, anche i nomi di Maria Elena Boschi, Luca Lotti, Marco Carrai e Alberto Bianchi. Centro del procedimento, il presunto finanziamento illecito della Fondazione Open: secondo la procura, violando la normativa sul finanziamento ai partiti, Renzi, Lotti e Boschi avrebbero ricevuto fra il 2014 e il 2018 oltre 3 milioni e mezzo di euro per la loro attività politica. Alle posizioni di Lotti e Bianchi si aggiunge l'accusa di corruzione. Molte anche le aziende che figurano nelle richieste della procura, fra le quali Bat (British American Tobacco) e Toto Costruzioni. A guidare le indagini il procuratore Giuseppe Creazzo.Dopo la notizia dei giorni scorsi, che legava il senatore Renzi a oltre un milione di euro ricevuto dall'Arabia Saudita,  una nuova grana per l'ex presidente del Consiglio.

La Fondazione Open e il collegamento con Renzi

Open, la fondazione che ha finanziato la carriera politica di Renzi, ha raccolto negli anni - stando al Corriere della Sera - 6 milioni e 700mila euro in donazioni fra il 2012 e il 2017. Nei sei anni di attività, sono diversi i notabili che hanno versato soldi alla "cassaforte" renziana. Ne emergono i nomi di Davide Serra, finanziere che ha versato in totale circa 300mila euro, la già menzionata Bat (110.000 euro), ma anche l'armatore della compagnia di traghetti Moby Vincenzo Onorato (150mila euro, e che è entrato anche nel caso Grillo); il 40% dei nomi dei finanziatori però non è stato reso noto. Adesso la palla passa alla procura, che centra le sue indagini sulla repentina chiusura della fondazione.

La replica di Renzi: "Atto scontato e ampiamente atteso"

Dopo la notizia della richiesta di rinvio a giudizio a suo carico, Matteo Renzi ha rilasciato una nota, parlando di "un atto scontato e ampiamente atteso che arriva ad anni di distanza dai sequestri del novembre 2019 poi giudicati illegittimi dalla Corte di Cassazione. Finalmente inizia il processo nelle aule e non solo sui media. E i cittadini potranno adesso rendersi conto di quanto sia fragile la contestazione dell’accusa e di quanto siano scandalosi i metodi utilizzati dalla procura di Firenze". Nel contempo il senatore di Scandicci ha annunciato, attraverso il suo ufficio stampa, di aver firmato "una formale denuncia penale nei confronti dei magistrati Creazzo, Turco, Nastasi". "L’atto firmato dal senatore - prosegue il comunicato - sarà trasmesso alla Procura di Genova, competente sui colleghi fiorentini, per violazione dell’articolo 68 Costituzione, della legge 140/2003 e dell’articolo 323 del codice penale. Renzi ha chiesto di essere ascoltato dai PM genovesi riservandosi di produrre materiale atto a corroborare la denuncia penale contro Creazzo, Turco, Nastasi (che rappresentano l'accusa, ndr)".
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Lorenzo Capezzuoli Ranchi
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