Corridoi umanitari. Proseguono le evacuazioni dei civili bloccati nella città ucraine a causa della guerra in corso, e proseguono a prescindere dalle condizioni atmosferiche e di salute dei rifugiati.
Corridoi umanitari: cosa sono e come hanno preso il via
In questi giorni, i rifugiati ucraini vengono evacuati attraverso vie apposite considerate sicure.
Le due nazioni in conflitto stanno compiendo progressi per facilitare lo sgombero delle zone di guerra.
Durante il secondo round di colloqui di pace, infatti, i negoziatori russi e ucraini hanno concordato di stabilire corridoi umanitari per tutelare i civili e cessare temporaneamente le ostilità lungo le rotte di evacuazione.
La parte ucraina ha assicurato alla Russia che i corridoi umanitari avrebbero iniziato a funzionare.
Corridoi umanitari aperti a Kiev, Kharkov, Sumy e Mariupol
Le forze armate russe hanno quindi annunciato un cessate il fuoco e l'apertura dei corridoi nelle quattro città di Kiev, Kharkov, Sumy e Mariupol.
Ma un giornalista del China Media Group che si è recato a Mariupol, la città portuale del Donetsk, per visitare il corridoio umanitario, si è trovato di fronte a continui scontri a fuoco.
"La gente sta attraversando un momento molto difficile - ha riportato il giornalista - ci sono frequenti scontri a fuoco dappertutto e molti rifugiati sono pensionati di età superiore ai 60 anni e hanno un grande bisogno di assistenza medica. Ci sono anche bambini di età inferiore a due o quattro anni."
Due corridoi umanitari della città hanno già fallito durante il fine settimana, con entrambe le parti che si sono accusate a vicenda di continuare a sparare.
OMS: la condanna agli attacchi ai servizi sanitari
Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato che almeno nove persone sono morte in attacchi alle strutture sanitarie e non è stato detto chi fosse il responsabile.
"Non dovrebbe essere necessario dire che operatori sanitari, ospedali e altre strutture mediche non devono mai essere un bersaglio in nessun momento, nemmeno durante crisi e conflitti. - ha detto il Direttore Regionale dell'OMS per l'Europa, il Dr. Hans Kluge -.
Ad oggi, abbiamo 16 segnalazioni confermate di attacchi alla salute in Ucraina e altre sono in fase di verifica.
L'OMS condanna fermamente questi attacchi ai servizi sanitari".
Il bollettino delle Nazioni Unite
E intanto secondo i dati delle Nazioni Unite, almeno 406 civili sono stati uccisi e altri 801 feriti da quando la Russia ha lanciato la sua guerra contro l'Ucraina. L'organismo internazionale ha affermato che il bilancio reale è molto più alto poiché le condizioni sul terreno rendono "difficile verificare" il numero esatto delle vittime civili. Oltre due milioni di rifugiati sono ora fuggiti dall'Ucraina, e già lo si descrive come uno degli esodi più veloci dei tempi moderni.