Continua la telenovela Djokovic-COVID. Dopo la saga degli Australian Open altri problemi per il Campione serbo che dovrebbe disputare gli Indian Wells che si giocheranno dal 10 al 20 marzo.
Appunto dovrebbe perché un comunicato del Torneo dice che "Novak Djokovic è al momento nell'entry list e di conseguenza ha preso parte al sorteggio. Siamo in contatto con il suo team, ma non è ancora deciso se parteciperà all’evento e se otterrà l’approvazione dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie per entrare nel Paese. Forniremo degli aggiornamenti quando ne sapremo di più".
Come cita il tweet la partecipazione del torneo per Djokovic dipende dalle autorità sanitarie statuintensi, sarà il Center for Disease Control, senza il via libera il serbo non potrà nemmeno uscire dall'aeroporto.
Ma a chi viene concessa l'esenzione? Attualmente in America queste sono le categorie:
Inoltre chi rientra in queste eccezioni deve presentare un Covid Test Negativo fatto 24 ore prima della partenza, fare un secondo test tra il terzo e quinto giorno dall'ingresso nel Paese e una settimana di isolamento.
Djokovic ha già vinto 5 volte Indian Wells e nel caso potesse partecipare entrerebbe direttamente al secondo turno contro il vincente tra David Goffin e Jordan Thompson.
C'è già un piano B in caso di forfait del serbo: se l'esclusione avvenisse prima del primo giorno a sostituirlo sarebbe il bulgaro Grigor Dimitrov, se avvenisse in seguito ci sarebbe un lucky loser come accaduto a Salvatore Caruso agli Australian Open.
La saga Djokovic-COVID continua anche a Indian Wells, e sembra molto lontana da una conclusione definitiva.