Il sogno di entrare nella Nato per
l'Ucraina si infrange. E a spezzare le speranze e il desiderio del popolo di Kiev è il Presidente Volodymyr Zelensky. Con parole che lasciano poco, se non nessuno, spazio alle interpretazioni.
Zelensky: "L'Ucraina non entrerà nella Nato"
La cornice è quella della Joint Expedition Force, alleanza di cui fanno parte oltre al Regno Unito tutti i Paesi che affacciano sul mare del nord e sul Baltico, cui Zelensky ha partecipato in videoconferenza:
È chiaro che l'Ucraina non è un membro della Nato. Lo capiamo. Per anni abbiamo sentito parlare della presunta porta aperta, ma abbiamo sentito dire che non dovremmo entrarvi. È vero. Va riconosciuto. Comprendiamo che non siamo nell'Alleanza.
Parole che potrebbero essere prese anche come un segnale distensivo per qualcuno.
Mosca non vuole l'Ucraina nella Nato
La Federazione Russa infatti aveva posto inizialmente come condizione per la fine delle ostilità l'abbandono dell'idea ucraina di entrare a far parte della Nato. Oltre a tante altre. Spiragli di luce offuscati immediatamente nella giornata di oggi dalle parole del Presidente Vladimir
Putin, che accusa: "
L'Ucraina non cerca seriamente di trovare una soluzione mutualmente accettabile". Kiev però non getta ancora la spugna, e anzi, vede qualche possibilità, come conferma sui social il caponegoziatore ucraino Mykhailo
Podoliak:
Continueremo domani (i negoziati, ndr). È un processo negoziale molto difficile e scivoloso. Ci sono contraddizioni fondamentali. Ma c’è sicuramente spazio per un compromesso. Durante le pause, continuerà il lavoro delle commissioni
We'll continue tomorrow. A very difficult and viscous negotiation process. There are fundamental contradictions. But there is certainly room for compromise. During the break, work in subgroups will be continued...
— Михайло Подоляк (@Podolyak_M) March 15, 2022
Ma gli 007 russi avvertono: "Per Mosca è già guerra mondiale"
Seguendo le dichiarazioni, la sensazione è quella di fare un passo avanti e due indietro verso la fine del conflitto. Secondo quanto citato da alcune
agenzie, e stando a quanto riferito da una presunta talpa all'interno dell'FSB (i servizi segreti russi) Mosca avrebbe già considerato questo conflitto come la terza guerra mondiale. Al momento
non ci sono conferme sull'autenticità della missiva spedita, va ricordato, però quanto riportato è agghiacciante: secondo la spia,
il Cremlino sarebbe pronto a lanciare attacchi missilistici contro alcuni paesi vicini, anche se membri della Nato, come la Polonia e le Repubbliche baltiche, se l'occidente non dovesse cancellare le pesanti sanzioni imposte contro la Russia e accettare l'invasione dell'Ucraina.
A sostegno dell'ipotesi che la III guerra mondiale sia già cominciata c'è l'analista americana esperta di Russia Fiona Hill, intervistata da
Politico:
Ne siamo già dentro. E ci siamo già da un po' (...) Tutti i conflitti che abbiamo visto hanno radici in guerre precedenti. Siamo già in una zona di guerra in Ucraina, che è cominciata nel 2014. Le persone non debbono illudersi nel pensare che siamo sull'orlo di qualcosa. Ne siamo già ben dentro da un buon lasso di tempo.