Si chiude la prima giornata di colloqui tra le delegazioni russa e ucraina in Turchia.
Si sono svolte nella giornata di oggi le prime negoziazioni tra
Ucraina e
Russia in
Turchia, che ha ospitato l'incontro di oggi, facendo parte degli 8 Stati garanti che ha designato
Kiev.
Mentre gli ucraini spiegano che non entreranno nella
Nato, ma in
Europa sì, lo status di
Crimea e
Donbass saranno oggetto di trattative ad hoc dice il capo negoziatore ucraino
Podolyak.
Kiev propone trattative separate sulla
Crimea e il porto di
Sebastopoli "che dovranno concludersi entro 15 anni". Rimane tuttavia "un lungo cammino" da fare per arrivare a un accordo di pace accettabile sia per la
Russia sia per
l'Ucraina, ha detto il capo della delegazione russa alle trattative,
Vladimir Medinsky, citato dalla
Tass.
Mosca, ha aggiunto, "ha fatto passi da gigante verso la pace, e si aspetta un progresso reciproco dall'
Ucraina".
Le proposte scritte di
Kiev per un accordo con
Mosca implicano che
"la Russia non abbia obiezioni all'aspirazione dell'Ucraina di entrare nell'Unione europea" riferisce
Medinsky, a lui fa seguito il ministro degli esteri turco
Mevlut Cavusoglu:"Oggi è stato raggiunto
il più significativo progresso nei negoziati in corso" tra Russia e Ucraina" aggiungendo che è atteso in futuro un nuovo incontro tra i ministri degli Esteri di be
Russia,
Dmytro Kuleba e
Serghei Lavrov.
Cavusoglu, durante la conferenza stampa al termine dei colloqui, ha parlato anche di "riconciliazione" tra le parti dopo l'incontro di oggi. "Continueremo il nostro impegno per arrivare a un cessate il fuoco e a una pace permanente" ha affermato il ministro turco.
Oltre a ciò
, l'Ucraina propone alla
Russia trattative separate sullo status della
Crimea e del porto di
Sebastopoli, ma
Kiev propone che lo status venga discusso solo in un incontro diretto tra i presidenti Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Un incontro fra i due leader è possibile ma dopo che una bozza di trattato sarà raggiunta tra le parti.
"Continueremo i nostri negoziati con la Russia ma coinvolgeremo anche i Paesi garanti" conclude il delegato
Mikhaylo Podolyak, consigliere del presidente ucraino.