13 Apr, 2022 - 15:57

Brando Benifei, eurodeputato Pd: "L'Europa ha sbagliato il suo ruolo in questi anni"

Brando Benifei, eurodeputato Pd: "L'Europa ha sbagliato il suo ruolo in questi anni"
Brando Benifei, eurodeputato del Partito Democratico, è intervenuto ai microfoni di 'Mattina con noi', parlando del conflitto russo ucraino. Secondo l'eurodeputato l'Europa ha sbagliato il suo ruolo in questi anni, così come la visione di Martin Jacques è ritenuta molto fantasiosa.

Benifei: "L'Europa ha sbagliato il suo ruolo negli ultimi anni"

In prima battuta l'eurodeputato ha espresso il suo parere sul ruolo dell'Europa negli ultimi anni. Ruolo completamente errato e che avrebbe dovuto garantire una maggiore sicurezza all'Ucraina.
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L’Unione Europea nel 2014 ha avviato un processo di avvicinamento all’Ucraina con un accordo di associazione. Il problema è che non è stata in grado di garantire la sicurezza dell’Ucraina in un contesto che già si capiva essere. Davanti alle azioni di Putin nel corso di questi anni doveva esserci una reazione diversa. La situazione di oggi è che c’è un Paese aggressore, che è stato riconosciuto da tutti. Le sanzioni alla Russia sono una cosa mai vista prima, tanto che all’interno dell’Onu solamente quattro stati si sono astenuti da questa mossa, mentre tutti gli altri si sono espressi in modo favorevole. Credo che l’Europa debba parlare con Cina e India per far si che ricoprano un ruolo più costruttivo per trovare una soluzione a questo conflitto.

"La visione di Martin Jacques è molto fantasiosa"

Secondo lo stesso Benifei la visione espressa da Jacques riguardo alla futura posizione dell'Europa stessa.
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Le parole di Martin Jacques sono molto discutibili. Non mi sembra un luminare o uno dei più importanti analisti. C’è stato un importante sforzo europeo per non arrivare al conflitto russo ucraino, così come c’è stato un grande sforzo per trovare un accordo di pace. I capi di governo europei sono andati a Mosca proprio per questo. L’intenzione di Putin, però, era proprio quella di invadere. C’era il bisogno, come avviene in tutti gli autocrati, di trovare un nemico esterno. Questo è stato identificato nei così detti nazisti ucraini che occupavano il Donbass. Ma questo è un racconto che non sta in piedi. L’allargamento della Nato è sicuramente oggetto di discussione, ma non può essere usata come scusa, perché debole e senza senso. Un eventuale adesione dell’Ucraina alla Nato non era possibile. La Nato stessa confina da tempo con la Russia tramite i Paesi baltici. La lettura di Jacques mi sembra molto di parte.
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Giorgio Mastrogiacomo
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