Una festa tricolore 11 anni dopo l’ultima volta. Al Mapei Stadium di Reggio
Emilia il Milan celebra la vittoria dello scudetto al termine di un testa a testa durato tutto il campionato con i cugini dell’Inter. Un trionfo per certi versi anche inaspettato, arrivato al termine di una stagione che ha visto la squadra di Stefano Pioli grande protagonista e sempre nelle zone di vertice. Ma quali sono
stati i segreti dello scudetto rossonero? I 5 elementi chiave del trionfo Milan nella Serie A 2020-2021. (QUI le pagelle con i voti ai protagonisti)
La difesa rossonera
Dopo l’addio di Donnarumma, in molti pensavano che il Milan avrebbe faticato a trovare un sostituto all’altezza. Invece la scelta di
Maignan è stata azzeccatissima: leadership, personalità e parate super. Ma è stato tutto il reparto arretrato rossonero ad aver dato un qualcosa in più: dalla coppia centrale
Tomori-Kaluku (che scoperta il francese, titolarissimo nella parte finale della stagione) allo strapotere di
Theo Hernandez, padrone della fascia sinistra e uomo in più anche in attacco. Senza dimenticare Calabria e Florenzi e tutti gli altri uomini del reparto.
https://twitter.com/acmilan/status/1528436179741429765
L’esplosione di Tonali
Ricordate il Sandro Tonali timido e impacciato dello scorso anno? Quel giovane centrocampista alla sua prima annata in rossonero ha lasciato il posto a un
guerriero che con una personalità fuori dal comune si è preso sulle spalle la mediana del Milan. Corsa, qualità, leadership e gol pesantissimi:
capitan futuro è il simbolo dello scudetto rossonero.
Leo boom!
Nel tricolore rossonero c’è tanto, tantissimo di Rafa Leao.
A tratti devastante, l’attaccante portoghese ha inciso come non mai nel trionfo del Milan. Gol e a assist (gli ultimi tre nel trionfo contro il Sassuolo), ma soprattutto giocate che hanno fatto ammattire gli avversari. Imprendibile nell’1 contro 1 in velocità, è stato
l’uomo in più dell’attacco rossonero. Se migliora in continuità può diventare tra i migliori al mondo.
https://twitter.com/acmilan/status/1528529826067496960
I gol pesanti di Giroud
Tanti giovani e poi
l’esperienza di Olivier Giroud. Arrivato al Milan con l’etichetta di vice Ibrahimovic, l’attaccante francese – anche a causa dei problemi fisici che hanno tenuto per quasi tutto il campionato lo svedese ai box – ha dato sostanza all’attacco rossonero realizzando gol pesantissimi. Due esempi? La
doppietta nel derby vinto in rimonta contro l’Inter e le due reti contro il Sassuolo che hanno spianato la strada alla festa tricolore.
Il normalizzatore Pioli
Ha preso il Milan dalle macerie e lo ha portato sul tetto d’Italia. Un traguardo che sembrava impensabile, ma che invece ha costruito mattoncino dopo mattoncino nel corso della stagione.
Alcune intuizioni tattiche (su tutte il centrocampo a tre nel successo di Napoli, i cambi nel derby, l’accentramento di Theo Hernandez in alcuni match) e la
gestione del gruppo anche nei momenti più delicati sono stati il suo capolavoro. Un
normalizzatore che con Maldini e Massara ha disegnato un capolavoro.