Von der Leyen: "Ecco perché l'Ucraina deve vincere la guerra"
La Von der Leyen è chiara e dichiara: "Ecco perché l'Ucraina deve vincere la guerra"La presidente della commissione Europea Ursula Von der Leyen è intervenuta oggi e ha spiegato l’importanza di supportare l’Ucraina. Nel frattempo arrivano conferme che i russi stanno bombardando le riserve ucraine di grano e semi di girasole e anche bombardando le navi mercantili ucraine che trasportano questi beni alimentari primari. Nelle ultime ore aveva preso quota un intervento inglese per supportare con navi da guerra le navi mercantili ucraine. La notizia però è stata ufficialmente smentita dagli inglesi. I russi rispondono alle sanzioni inglesi vietando l’accesso ai membri della camera dei lord. Il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, dichiara invece che i russi hanno rallentato l’avanzata per evitare morti civili.
Le dichiarazioni della Von Der Leyen
Nel suo discorso al Forum economico di Davos Ursula von der Leyen ha dichiarato:
L'Ucraina deve vincere questa guerra. E l'aggressione di Putin deve essere un fallimento strategico. Faremo tutto il possibile per aiutare gli ucraini a prevalere e riprendere il futuro nelle loro mani. Per la prima volta nella nostra storia, l'Unione europea fornisce aiuti militari a un paese sotto attacco. Stiamo mobilitando il nostro pieno potere economico.
Von Der Leyen sulle sanzioni contro la Russia e aiuti all’Ucraina
Le nostre sanzioni e l'auto-sanzione da parte delle stesse aziende stanno prosciugando l'economia russa e la macchina da guerra del Cremlino. I nostri Stati membri si prendono cura di sei milioni di rifugiati ucraini e otto milioni di sfollati interni. E parallelamente, l'Ucraina ha bisogno di un sostegno diretto al bilancio ora per mantenere l'economia in funzione. Pensioni, stipendi, servizi di base. Abbiamo proposto oltre 10 miliardi di euro di assistenza macrofinanziaria, il più grande pacchetto di assistenza macrofinanziaria mai concepito dall'Unione europea per un paese terzo. Anche altri Paesi, a cominciare dagli Stati Uniti, stanno facendo del loro meglio. Si tratta di un'operazione di soccorso economico senza precedenti nella storia recente.
I russi bombardano le riserve di grano ucraine
Nel frattempo la Russia sta bombardando le riserve di grano e semi di girasole dell’Ucraina. Inoltre sta bloccando e impedendo alle navi mercantili di esportare questi prodotti. Questo sta già causando problemi alle nazioni più deboli come ricorda la stessa Von Der Leyen. Alcune sono già sull’orlo della fame per via del mancato export ucraino. Nelle ultime ore si era parlato di un intervento inglese con navi da guerra per consentire alle navi mercantili ucraine di passare il bosforo. Il Times riporta la notizia.
Il Regno Unito smentisce
Tuttavia un portavoce di Downing Street ha smentito questo possibile aiuto con navi da guerra. Attraverso il Guardian ha, però, fatto sapere: "Continueremo a lavorare intensamente con i partner internazionali per trovare il modo di riprendere l'esportazione di grano dall'Ucraina". In queste ore arriva anche la notizia che il ministero degli esteri russo vieta l’ingresso a 154 membri della camera dei Lord inglese. La nota del ministero russo: In risposta alla decisione presa a marzo dal governo britannico di inserire quasi tutti i membri del Consiglio della Federazione russa in una lista di sanzionati, su base reciproca, verranno introdotte sanzioni personali contro 154 membri della Camera dei Lord".
Le dichiarazioni di Sergei Shoigu: Non uccidiamo i civili a differenza degli Ucraini
Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha dichiarato che le forze armate russe hanno "deliberatamente" rallentato la loro avanzata in Ucraina per evitare vittime civili. Lo riporta l’agenzia Tass. Ecco le sue parole: "Le forze armate russe, a differenza di quelle ucraine, non colpiscono le infrastrutture civili dove potrebbero trovarsi i civili. Le postazioni di tiro e le strutture militari nemiche identificate sono colpite da armi di precisione. Inoltre Shoigu ha dichiarato che viene dichiarato un regime di silenzio per consentire l'uscita dei civili dagli insediamenti circondati creando corridoi umanitari cosa che rallenta la velocità dell'offensiva russa.