Matteo Bassetti si augura che le mascherine diventino dunque un lontano ricordo a partire dal 15 giugno. L'infettivologo del San Martino di Genova ribadisce che il problema è puramente a livello comunicativo, basterebbe trasformare l'obbligo in una raccomandazione:
"Se l'Italia e il ministero della Salute decideranno di proseguire con la linea del rigore, dovranno spiegare agli italiani come mai rimane l'obbligo nonostante il calo di contagi. Così facendo, la mascherina passa dall'essere uno strumento di protezione a uno strumento di coercizione. Oggigiorno viaggiamo con un tasso di positività del 10%, obiettivo sotto quale si può tranquillamente revocare l'obbligo".
Il ministro Roberto Speranza non ha ancora fatto trapelare nulla sull'eventuale decadimento totale delle restrizioni da metà giugno. Probabilmente si attenderà già dalla prossima settimana si riuscirà ad avere un quadro più completo. Gli esperti ipotizzano che l'obbligo di mascherina rimarrà all'interno delle strutture ospedaliere e forse anche sui mezzi pubblici.
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