Duncan-Ghana, addio alla nazionale al veleno: la lettera del centrocampista della Fiorentina – Uno sfogo pubblicato sul sito ufficiale viola, sua squadra di club.
Alfred Duncan dice addio alla nazionale del Ghana e si lascia andare a una denuncia vera e propria: parole pesanti che evidenziano le difficoltà vissute in questi anni.
È giunto il momento di salutare la Nazionale. Il mio cuore è triste perché avrei voluto scrivere un pezzo di storia con la Nazionale ghanese ma non mi hanno MAI dato la possibilità di dimostrarlo, si legge nella lettera di Duncan.
Duncan-Ghana, sfogo durissimo
Quando non sei mai considerato e non c'è nulla che tu possa fare per cambiare la situazione, mentalmente diventa tutto più difficile
. Sono stato umiliato, discriminato e lasciato da parte per anni anche se ho cercato di lasciare le porte sempre aperte. Purtroppo non posso continuare a stare male pensando a come vengo trattato ingiustamente sapendo di avere la coscienza pulita.
Fino a qualche anno fa ero il giocatore ghanese con le migliori prestazioni e con più presenze nei campionati più prestigiosi ma non sono mai stato considerato in Nazionale.
Recentemente ho rifiutato alcune convocazioni perché ritengo un insulto chiamarmi quando fa comodo a qualcuno senza considerare il mio sentimento da essere umano che fa dei sacrifici nel proprio lavoro, le parole del centrocampista ghanese.
https://twitter.com/acffiorentina/status/1530491798405136385
Duncan-Ghana, le verità del centrocampista della Fiorentina
Lo sfogo di Duncan prosegue: Se anni fa, quando ero un giocatore del Sassuolo,
ho avuto un trauma psicologico dopo aver viaggiato 15 ore per andare a Washington per un' amichevole contro il Canada per poi non disputare nemmeno un minuto e sono stato il solo calciatore a non mettere piedi in campo.
È stato un periodo molto difficile per me e la mia famiglia però grazie ai miei cari ed al supporto di uno psicologo sono riuscito a superare anche questo.
Ho passato tanti momenti orribili proprio a causa della Nazionale ho superato tutto da solo e sono andato avanti per la mia strada.
Ho trovato pace e felicità senza pensare di poter essere convocato in nazionale con l'unico obiettivo di dare il massimo a chi mi supporta, mi considera un giocatore importante e mi valorizza. Per un giocatore come me che
ha fatto tanta gavetta ed è da 11 anni che gioca in Serie A, è incredibile avere solo 9 presenze in nazionale.
Una follia pura che non ha giustificazioni. Non accetto di essere convocato solo perché la Federazione subisce pressioni dai cittadini e non perché riconoscono il mio valore e ciò che posso dare alla nazionale.
Duncan conclude: Il Presidente della federazione Ghanese, Kwesi Appiah, Avram Grant e CK Akkonor sanno perfettamente di cosa parlo e come mi hanno trattato.
Per la persona che sono non merito tutto quello che mi hanno fatto passare e, per questo motivo
, pongo fine a una storia mai iniziata per avere la pace e la serenità che merito e per poter continuare a lavorare per la Fiorentina, la squadra che mi valorizza e che mi rispetta per quello che sono e la passione che ci metto nel mio lavoro quotidiano, Grazie!.