Nel suo consueto messaggio notturno,
il presidente ucraino Zelensky ha voluto ringraziare l'Unione Europea per le sanzioni alla Russia. Le sue parole arrivano in risposta al
sesto pacchetto di sanzioni mosso contro Mosca sul quale Zelensky si è espresso così:
"Infine, abbiamo i dettagli del sesto pacchetto di sanzioni dell’Unione europea contro la Russia per questa guerra. Gli elementi chiave del pacchetto sono già chiari e, soprattutto, la sua direzione. I Paesi europei hanno deciso di limitare in modo significativo le importazioni di petrolio dalla Russia. E sono grato a tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere questo accordo" Una soddisfazione per il presidente ucraino che trova maggior valore soprattutto se si considera il danno inferto alla Russia. Sempre nelle parole svelate nel suo messaggio su Instagram,
Zelensky ha sottolineato l'entità della somma che si stima possa esser tolta a Mosca:
"Il risultato pratico è decine di miliardi di euro in meno, che la Russia non potrà ora utilizzare per finanziare il terrorismo"Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da Володимир Зеленський (@zelenskiy_official)
Nuove sanzioni alla Russia: la risposta di Medvedev a Zelensky
Ovviamente, alla soddisfazione di
Volodymyr Zelensky si è contrapposta la replica del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. Quest'ultimo, alla notizia del sesto pacchetto di sanzioni, aveva dichiarato:
"Contro chi è tutto questo? Una conclusione rivoltante si impone: queste sanzioni sono dirette proprio contro il popolo russo. Questa conclusione è scoraggiante, ma purtroppo è vera. Ci odiano tutti! Queste decisioni si basano sull’odio verso la Russia, verso i russi, verso tutti i suoi abitanti"Insomma, un continuo botta e risposta che continua a sconvolgere il mondo russo e fa sorridere il popolo ucraino. Ricordiamo che sullo stesso tema si era esposto anche l'ex presidente del Chelsea, Roman Abramovic, che ha intentato una causa presso la Corte europea della Giustizia di Lussemburgo contro il Consiglio Ue.