01 Jun, 2022 - 11:11

Ucraina, Papa Francesco fa un'appello: "Non si usi il grano come arma di guerra"

Ucraina, Papa Francesco fa un'appello: "Non si usi il grano come arma di guerra"
Città del Vaticano -  Il Papa questa mattina ha lanciato un appello alle autorità affinché tolgano il blocco alle esportazioni di grano dall'Ucraina. Il discorso di Papa Francesco è stato chiaro: "il grano non può essere usato come arma di guerra".Parlando alla sua udienza generale a migliaia di persone in Piazza San Pietro, ha detto che il blocco dovrebbe essere revocato perché molti milioni di persone dipendono dal grano ucraino, in particolare nei Paesi più poveri del mondo.

Il discorso di Papa Francesco

"Desta grande preoccupazione - ha detto Papa Francesco - il blocco delle esportazioni del grano dall'Ucraina da cui dipende la vita di milioni di persone, specialmente nei Paesi più poveri. Rivolgo un accorato appello affinché si faccia ogni sforzo per risolvere tale questione e per garantire il diritto umano universale a nutrirsi".

Quanto è importante la produzione agricola dell'Ucraina per il mondo?

L'Ucraina è una vasta casa di produzione agricola. Il paese produce il 46% delle esportazioni mondiali di olio di girasole, il 37% delle esportazioni globali di miglio (un cereale a grana piccola), il 13% di tutte le esportazioni di orzo, il 10% delle esportazioni totali di grano, l'8% di miele e il 7% delle esportazioni di noci, secondo l'Agribusiness Club ucraino.All'inizio di questo mese, il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite ha affermato che queste esportazioni normalmente nutrirebbero 400 milioni di persone in tutto il mondo.

Qual è l'impatto del blocco russo del Mar Nero?

La minaccia russa in mare significa che non esiste una rotta sicura per l'uscita delle navi commerciali. Ecco perché grandi quantità di esportazioni di cibo sono bloccate nei porti ucraini del Mar Nero. Tutto questo rappresenta un grande "un disastro" per gli agricoltori ucraini."Se i porti non si aprono presto, saremo bloccati con i raccolti"-  ha affermato Kees Huizinga, proprietario di una fattoria di 40.000 acri a Kyshchentsi nella regione di Cherkasy, a sud di Kiev.
AUTORE
foto autore
Giulia Danielli
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
adv
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE