Formula 1, parla l'ingegnere Ferrari: "Ecco tutti gli errori di Monaco"
La gara di Monaco ha lasciato l'amaro in bocca alla Ferrari e gli errori che hanno portato alla debacle monegasca fanno ancora discutere ai box del Cavallino.
A pagarne le conseguenze soprattutto Leclerc, che ha chiuso la gara al quartoposto ed ora si trova a nove punti dalla vetta del Mondiale occupata da Max Verstappen.
Dopo le dichiarazioni di Jacques Villeneuve freddo sono arrivate le parole dell'ingegnere strategico della Rossa, Inaki Rueda, al portale Motorsport.com.
La spiegazione di Rueda sugli errori della Ferrari a Monaco
"Con Charles abbiamo commesso due errori. Il primo è stato quello di coprire Perez. Mentre con Carlos ci siamo resi conto che non potevamo rispondere a Checo, con Leclerc avevamo in realtà un maggiore distacco e pensavamo di poterlo fare agevolmente. All’inizio del 18esimo giro Charles aveva più di dieci secondi di vantaggio su Perez e pensavamo che questo margine si sarebbe ridotto perché Sergio con gomme intermedie era molto più veloce rispetto alle full-wet di Charles. Avevamo i dati in tempo reale dalle monoposto e pensavamo che questo divario si sarebbe ridotto da circa dieci secondi a forse cinque, quattro, tre secondi al massimo. Mentre stavamo entrando per la nostra sosta abbiamo visto il divario di dieci secondi ridursi: sette, sei, cinque, quattro, e l’ultimo riferimento temporale che abbiamo avuto ci ha indicato che Charles sarebbe uscito dopo la sosta un secondo prima di Perez. Quello che non ci aspettavamo era che Perez sarebbe andato complessivamente nove secondi più veloce in quel giro, e questo è il motivo per cui abbiamo perso la gara con Charles.
Lo sbaglio nel calcolo del margine durante il cambio gomme
"Di nuovo abbiamo sbagliato a calcolare il margine. Volevamo fare il doppio pit-stop per fare passare entrambi piloti in contemporanea alle gomme da asciutto. Manteniamo la testa della corsa con Sainz, ci siamo detti, e proviamo con Charles a fare l’undercut su Perez per finire in prima e seconda e posizione. Guardando ai nostri strumenti e alle posizioni in pista, il distacco fra le due Ferrari era di 5 secondi, sufficiente per un doppio pit-stop, un margine comodo per operazioni di questo genere è 6’’, noi comunque eravamo convinti di poter stare nei tempi. Ma mentre si avvicinavano alla corsia dei box il gap fra Carlos e Charles si è ridotto a soltanto tre secondi e mezzo. Abbiamo fatto un ultimo tentativo per dire a Charles di restare fuori, ma era troppo tardi perché aveva già imboccato la pit-lane. Nel doppio pit-stop Charles ha perso due secondi, un ritardo che ha consentito a Verstappen di uscirgli davanti nel giro successivo. Aggiorneremo i nostri mezzi, le nostre procedure, per essere sicuri di tornare più forti dopo quest’esperienza".
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