Iniziano oggi nel Mar Baltico le esercitazioni militari annuali Baltops della
Nato, in programma fino al 17 giugno con la partecipazione di 16 Paesi, tra cui anche Svezia e Finlandia. La missione Baltops inizierà a Stoccolma, in occasione del 500esimo anniversario della Marina svedese e si concluderanno a Kiel, in Germania.
#BALTOPS22 is kicking off.
BALTOPS 22 provides a unique training opportunity that strengthens combined response capability critical to preserving the freedom of navigation and security in the Baltic Sea region.#StrongerTogehter#WeAreNATO pic.twitter.com/dE5LTbj1TV
— NATO Joint Force Command Brunssum - JFCBS (@NATOJFCBS) June 4, 2022
Nato, oltre 4mila militari impegnati nelle esercitazioni
Per 12 giorni a partire da oggi gli equipaggi militari di 16 Paesi Nato, tra cui Svezia e Finlandia, si riuniranno nelle tradizionali esercitazioni annuali in programma nel Mar Baltico. Un appuntamento che nel 2022 si verifica in un contesto particolare, segnato dalla guerra in Ucraina e da una situazione geopolitica rovesciata.
Dalle operazioni tattiche alla difesa collettiva fino alla politica di deterrenza, strategia e tecnologia al centro del programma per migliorare le dotazioni a disposizione degli oltre 4mila partecipanti. La punta di diamante del pacchetto degli arsenali è la Uss Kearsarge, mastodontica nave anfibia americana capace di ospitare 26 aerei da guerra. Proprio gli Usa si fanno promotori della Difesa di Svezia e Finlandia in attesa del loro ingresso ufficiale nell'Alleanza atlantica.
Le truppe ucraine guadagnano terreno a Severodonetsk
Novità e aggiornamenti che arrivano mentre in Ucraina gli scontri tra le truppe proseguono.
Fulcro dei combattimenti rimane Severodonetsk, roccaforte ucraina nel Donbass, con i militari di Kiev che avrebbero completato con successo una controffensiva allontanando momentaneamente i nemici dal cuore della città. Nonostante ciò il presidente Volodymyr Zelensky mostra grande preoccupazione:
"
La situazione a Severodonetsk rimane estremamente difficile. Condanno fortemente i raid aerei, l'artiglieria ed i costanti lanci di missili".
Contemporaneamente il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov annuncia la
conclusione dell'evacuazione all'acciaieria Azovstal di Mariupol:
"Tutti i compiti sono terminati con perdite minime. Sapete che il presidente Vladimir Putin ha dato l'ordine di non assaltare Azovstal. A seguito dell'assedio, i famigerati teppisti del battaglione Azov che si trovavano barricati si sono semplicemente arresi. Penso che racconteranno molte cose interessanti su come si mette in pratica il credo neonazista in Ucraina, favorito dal presidente Zelensky".