Continua la guerra tra Russia e Ucraina, dove continuano a crescere il numero di vittime tra soldati e civili: Kiev ha annunciato di aver ucciso, dall'inizio del conflitto, più di 30mila militari russi, mentre l'Onu stima che sono stati uccisi 4.300 civili. Il ministro dell'agricoltura ucraino afferma che ben 300mila tonnellate di grano sono state distrutte durante i bombardamenti al porto ucraino di Mykolaiv, località sul Mar Nero.
Si aggiornano di giorno in giorno i numeri delle vittime della guerra in Ucraina, dove l'Onu afferma che ben 4.300 civili hanno perso la vita dall'inizio del conflitto. Non solo i civili ucraini, ma anche 10mila soldati dell'esercito di Kiev sono caduti sul campo di battaglia, mentre le truppe russe hanno perso più del triplo degli uomini, come riporta lo stato maggiore delle forze armate ucraine tramite un post su Facebook:
La scorsa settimana il porto di Mykolaiv, località ucraina sul Mar Nero, è stato oggetto di vari bombardamenti da parte dei russi: tra gli obiettivi distrutti dei magazzini dove vi erano stipate tra le 250 e 300mila tonnellate di grano. La notizia arriva direttamente dal ministro dell'agricoltura ucraino Taras Vysotskyi che, come riporta il Guardian, aveva parlato di questa grave situazione in un intervento alla tv nazionale.
La notizia arriva dopo che il presidente Zelensky, rivolgendosi ai delegati allo Shangri-La Dialogue a Singapore, aveva affermato che il blocco dell'export ucraino di mais e grano accende il rischio nel mondo di dovere affrontare una grave crisi alimentare e una carestia.
Matteo Salvini nei giorni scorsi si è proposto più volte come volontario per volare a Mosca e parlare con i rappresentanti del Cremlino, un tentativo per cercare di fermare la guerra in Ucraina. L'Ambasciata russa in Italia spiega, tramite una nota rilasciata ai media, di aver pagato il volo al leader della Lega ma che, a causa delle sospensioni Ue, il volo e l'incontro sono stati annullati:
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