Secondo Papa Francesco, non esiste il buono e il cattivo nella guerra in Ucraina. Il Santo Padre ha espresso il suo pensiero in merito alla guerra in una conversazione con Antonio Spadaro, direttore de "La Civiltà Cattolica" (antica rivista della Compagnia di Gesù)
Papa Francesco e la guerra: Non è la favola di Cappuccetto Rosso
Papa Francesco ha affermato che dobbiamo allontanarci dal normale schema di Cappuccetto rosso:
Cappuccetto rosso era buona e il lupo era il cattivo. Qui non ci sono buoni e cattivi metafisici, in modo astratto. Sta emergendo qualcosa di globale, con elementi che sono molto intrecciati tra di loro.
Il Papa ha inoltre raccontato che un paio di mesi prima dell’inizio della guerra, ha incontrato un capo di Stato, il quale aveva già capito quel che stava avvenendo.
Stiamo vivendo la terza guerra mondiale a pezzi
Papa Francesco ha citato anche le guerre che attualmente stanno affliggendo altri Paesi ed ha parlato di Terza Guerra Mondiale:
Quello che sta succedendo ora in Ucraina noi lo vediamo così perché è più vicino a noi e tocca di più la nostra sensibilità. Ma ci sono altri Paesi lontani – pensiamo ad alcune zone dell’Africa, al nord della Nigeria, al nord del Congo – dove la guerra è ancora in corso e nessuno se ne cura. Pensate al Ruanda di 25 anni fa. Pensiamo al Myanmar e ai Rohingya. Il mondo è in guerra. Qualche anno fa mi è venuto in mente di dire che stiamo vivendo la terza guerra mondiale a pezzi e a bocconi.
La conversazione con il patriarca Kirill
Il Papa ha parlato della sua conversazione con il patriarca Kirill. Nella prima parte, quest’ultimo ha letto al Papa una dichiarazione in cui dava i motivi per giustificare la guerra. Quando ha finito, è intervenuto il Santo Padre e gli ha detto:
Fratello, noi non siamo chierici di Stato, siamo pastori del popolo.