Sostanze perfluoroalchiliche scoperte nella falda acquifera in Veneto, tracce presenti anche in Lombardia, Piemonte, Toscana... Lo choc di chi crede di vivere nel migliore dei mondi possibili e invece realizza che proprio l’acqua, la fonte della vita, è inquinata con i rifiuti tossici di un’azienda che opera indisturbata. Prende le mosse da questi fatti e queste emozioni Le insospettabili che rapirono Salvini, un docu-romanzo che vede protagoniste quattro donne, quattro mamme che attraverso un’azione eclatante vogliono imporre all’attenzione della politica e dell’opinione pubblica il dramma di chi vive in un territorio contaminato. Salvini è l’ostaggio ideale: prigioniero in un vecchio camper, viene portato in tour da nord a sud. Il rapimento è invenzione, la contaminazione è realtà.
L'autore del libro Andrea Tomasi, giornalista e documentarista, è intervenuto ai microfoni della trasmissione "Geni di famiglia" condotta da Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus. "Perché proprio Salvini viene scelto? La sua unica colpa è quella di essere il politico italiano più amato e più odiato d'Italia. Di sicuro il più mediatico, per cui le 4 donne pensano: se noi rapiamo lui i media non possono non parlarne. Ovviamente lo rapiscono senza fargli del male, ma anzi trattandolo anche bene, facendolo mangiare bene in questo viaggio/rapimento. Fanno così questo viaggio su questo vecchio camper e tutti pensano che siano 4 amiche che fanno una vacanza tranquilla, invece su questo camper c'è un carico particolare. C'è anche un cane, che si chiama Matteo, nome ispirato a Matteo Renzi che fa la guardia a Matteo Salvini". Insomma, un racconto on the road tutto al femminile, in cui si intrecciano tragedia e comicità, e che è anche un omaggio a quelle mamme che da anni si battono affinché venga fatta giustizia.