Il Governo si prepara ad affrontare l’allarme siccità che in queste ultime settimane sta colpendo il Paese. Mario Draghi lunedì firmerà per il via libera ai piani di emergenza regionali. Nonostante le piogge, la siccità non molla il Nord e il bacino padano, ma l’epicentro della crisi idrica si sposta verso il centro Italia, in particolare su Marche, Toscana e Lazio. Le misure di contrasto per arginare il problema della scarsa disponibilità d’acqua sono già nella bozza del decreto che arriverà presto in consiglio dei ministri.
La lista degli interventi per arginare il problema dalla mancanza d’acqua prevede la costruzione di infrastrutture di emergenza per la circolazione dell’acqua e il razionamento. Intanto, il Ministero della Salute lancia l’allarme sul weekend in arrivo: 22 città saranno da bollino rosso ovvero Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Trieste e Viterbo.
Per contrastare l’allarme siccità, si rinforzeranno i corsi d’acqua, i quali verrano rilasciati un po’ dalle dighe. Inoltre si prevede di collegare temporaneamente acquedotti vicini per compensare le situazioni più critiche. Non è escluso un razionamento, a livello locale, dell’acqua.
L’Osservatorio dell’Associazione dei consorzi di bonifica (Anbi) ha dichiarato: