Salta la mediazione sul Decreto Aiuti e, domani mattina, ci sarà la richiesta del voto di fiducia sul provvedimento: a nulla sono servite le trattaive della giornata di oggi. Il ministro M5S Federico D'Incà aveva lavorato personalmente su una soluzione che migliorasse la norma del superbonus, ma la proposta si è poi arenata per la questione di coperture: sono i 3 miliardi di costo della modifica sulla quale né Palazzo Chigi né Mef hanno dato parere favorevole.
Alle 18.30 è arrivata la conferma che la mediazione sul Decreto Aiuti era saltata, rinviando il procedimento a mercoledì mattina. La Camera, infatti, ha ha approvato con 191 voti di differenza la richiesta del governo di rinviare a mercoledì mattina la seduta per l'esame dell’emendamento. Così il ministro D'Incà ha chiesto di rinviare tutto a mercoledì mattina, come spiega nel suo intervento in aula:
A tenere banco e a far saltare la mediazione c'era sia la questione tecnica dell’emendamento che quella delle coperture. Argomenti che vedevano Fratelli d'Italia e Lega propensi a trovare un accordo, ma PD e M5S non si spostavano di un millimetro dalla loro posizione. Per questo motivo i rappresentanti del Carroccio accusano i due partiti d'opposizione di aver bloccato la mediazione per i loro dissidi interni:
Le accuse di aver sabotato la mediazione sul Decreto Aiuti mosse dalla Lega ai danni di PD e M5S non sono state gradite dai rappresentanti dem che, tramite le parole di Debora Serracchiani chiariscono:
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