Pandemia e lavoro. Il Covid ha stravolto le vite di ogni cittadino in questo mondo e ha reso ancora più fragili molte realtà legate alla cultura in generale. Le chiusure e le restrizioni hanno avuto delle ripercussioni notevoli per ciò che concerne l’ambito degli spettacoli dal vivo. Basti pensare alle rappresentazioni al cinema, nei teatri o ai concerti che a causa delle limitazioni hanno visto più che dimezzare il loro pubblico.
A dimostrazione di ciò, i numeri del biennio 2019-2021 stilati dal Rapporto Annuale Federculture sono preoccupanti: -75% della spesa e un crollo della fruizione con variazioni negative intorno all'80%. Stessa situazione negativa anche per musei, mostre e affini con un calo della spesa delle famiglie del 26,6% e del 72% della fruizione.
In base alle analisi di Federculture, in due anni sono stati persi più di 55mila posti di lavoro, per una variazione negativa pari al 6,7%, più del triplo di quanto accaduto nell'occupazione totale (2,4%). In alcuni settori, la perdita di posti raggiunge picchi del -11%, specie tra i giovani (under 35) con -12,6%.
Sono molti ancora i nodi, vecchi e nuovi, da affrontare seppure si possa riconoscere l’impegno del Ministero della Cultura e del Governo per sostenere e rilanciare il settore. Per affrontare la crisi sono state messe in campo risorse importanti:
Da Federculture viene sottolineata l’urgenza di intervenire con riforme concrete e coraggiose, da tempo attese.
Il panorama è allarmante, ma bisogna anche guardare ai segnali positivi dei primi mesi di quest’anno che fanno sperare in una sostanziale ripresa. Nel 2022 alcuni fattori di una possibile inversione di tendenza ci sono stati. Ad esempio il successo delle domeniche gratuite nei musei che in sole tre giornate (maggio-giugno-luglio) hanno riportato nei siti statali oltre 400.000 mila visitatori, o il Salone del Libro di Torino che ha avuto il record di presenze nell’edizione 2022 con più di 168mila ingressi, ma anche il dato del Bonus Cultura per i diciottenni che, ancora in corso, conta 396.651 registrazioni per un valore di 65,7 milioni di euro che i giovani spendono in libri, concerti, musica, cinema.