Michelle Hunziker e Federica Panicucci: identificato lo stalker bolognese di 22 anni

Michelle Hunziker e Federica Panicucci sono state più volte minacciate dallo stesso stalker.

Dopo gli accertamenti informatici, è stato identificato l’autore delle violenze ai danni delle due note conduttrici televisive.

Dopo mesi di stalking e minacce, l’incubo potrebbe finalmente essere finito.

Michelle Hunziker e Federica Panicucci vittime di atti persecutori, messaggi offensivi e minacce

Le due note conduttrici, da tempo, erano vittime di uno stalker, che le ha perseguitate sui social network.

Le minacce avvenivano da mesi, non solo tramite messaggi privati, ma anche con commenti sui post pubblici sui social network.

Adesso, finalmente le autorità sono riuscite a dare un volto allo stalker, denunciato da entrambe le conduttrici.

Si tratta di un giovane bolognese di 22 anni, identificato grazie ad un’inchiesta condotta tramite una serie di accertamenti informatici.

Il giovane 22enne è ora accusato di atti persecutori per messaggi offensivi e minacce ai danni delle due showgirl. Contro di lui, potrebbe essere richiesto il rinvio a giudizio e il ragazzo potrebbe essere chiamato a rispondere delle accuse.

Sono state proprio le due note conduttrici a raccontare pubblicamente i fatti e a denunciarlo alle autorità.

Il 22enne, agiva sui social non solo con insistenti commenti sessuali e sessisti, ma anche con minacce di morte.

Federica Panicucci era finita nel mirino dello stalker, già dallo scorso agosto, quando il giovane aveva minacciato di morte lei e suo figlio.

Per vendetta verso questa tua schifosa condotta prendo la doppietta e vi ammazzo a te e a tuo figlio sparandovi..., aveva scritto alla Panicucci.

Non è la prima volta che volti noti dello spettacolo, sono interessati da episodi del genere.

La stessa, Michelle Hunziker, già da tempo è impegnata nella causa contro la violenza sulle donne e proprio questo sarebbe stato il motivo delle accuse dello stalker che avrebbe sfogato il suo odio con messaggi a sfondo sessuale e sessisti.

Le denunce, avviate della due showgirl, hanno dato inizio ad un’inchiesta che ha permesso alla polizia informatica di identificare l’autore delle intimidazioni.

Ora, l’incubo sembra essere finito e le due showgirl possono finalmente tirare un respiro di sollievo.

Michelle Hunziker contro la violenza sulle donne

Molto spesso sui social, i personaggi famosi vengono presi di mira dagli stalker.

Episodi come questi, sono purtroppo in aumento, ma le autorità, tramite i più innovativi strumenti informatici, riescono sempre più spesso a individuare e punire i colpevoli.

La Hunziker, è da tempo impegnata in prima persona in una campagna nazionale di lotta allo stalking e ai maltrattamenti subiti soprattutto dalle donne, Doppia difesa.

Lo scopo della fondazione, di cui Michelle è fondatrice, è quello di aiutare tutti coloro che hanno subito abusi e violenze ma non hanno avuto il coraggio di denunciare.

La stessa Michelle, alle telecamere di Verissimo, aveva confessato di essere stata più volte vittima degli stalker:

La violenza, psicologica e fisica, ci accomuna. Quasi tutte ci siamo passate, la cosa tragica è che la viviamo come una normalità. In passato mi sono successe delle cose, ho avuto molti stalker, alcuni estremamente pericolosi, che mi hanno anche minacciato di morte. Non ho mai sottovalutato la questione. Avevo la fortuna di potermi proteggere con una guardia del corpo. Nel 2005 non c'erano ancora leggi che ci potessero tutelare in questo senso. Per questo è nata la fondazione insieme all'avvocato Buongiorno, per dare sostegno alle donne.

Inoltre, in un’altra intervista la showgirl aveva raccontato di aver ricevuto una lettera contenente minacce anche contro la figlia Aurora Ramazzotti: Ho ricevuto una lettera di minaccia in cui avrei dovuto versare una somma altrimenti avrebbero acidificato mia figlia, da parte di un'agenzia internazionale che la polizia non sapeva come fermare.

Momenti difficili e di terrore, vissuti da Michelle e da tantissimi volti noti che, fortunatamente si risolvono sempre più spesso con l’identificazione dei colpevoli.