Isolamento Covid, per il sottosegretario alla Salute Andrea Costa si potrebbe arrivare presto a una riduzione del periodo della quarantena per gli asintomatici.
ha spiegato Costa intervenendo ad Agorà su Rai 3.
L’isolamento riguarda i casi positivi al test diagnostico, dunque infetti, ed è finalizzato a separarli dalle altre persone per tutta la durata del periodo di contagiosità. Per i soggetti contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento è ridotto a 7 giorni purché siano sempre stati asintomatici o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo.
La quarantena riguarda i contatti stretti di un caso confermato che potenzialmente potrebbero sviluppare una infezione e che per questo motivo non devono stare a contatto con altre persone.
In caso di contatto stretto con un soggetto confermato positivo al COVID-19, la quarantena si applica a:
In caso di contatto stretto con un soggetto confermato positivo al COVID-19, la quarantena non si applica a soggetti asintomatici che:
Per tali soggetti si applica una auto-sorveglianza, con obbligo di indossare le mascherine FFP2 fino al decimo giorno successivo all'ultima esposizione al soggetto positivo al COVID-19.
È prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell’antigene Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto.
Rimane ancora in vigore la regola per cui dopo 21 giorni dalla prima positività scatta in ogni caso la fine dell'isolamento anche senza fare un tampone. Passate tre settimane, si pensa che nessuno sia più contagioso
Sono circa 1,4 milioni le persone in isolamento perché positive. Ma una nuova circolare in arrivo dal Ministero della Salute potrebbe cambiare a breve le regole sulle quarantene. Si fa strada anche in Italia l’ipotesi di una quarantena light di 5 giorni se si risulta asintomatici da almeno 48 ore e si può produrre un test negativo per uscire. La gestione dell’emergenza Covid rientra infatti ancora nel mandato del governo dimissionario di Mario Draghi e potrebbe vedere una prima importante novità sul cosiddetto isolamento domiciliare per i positivi. Una misura che non piace ad alcuni esperti, come Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova;
La posizione di Crisanti.