Stoccata di Elon Musk ai media, con il CEO di Tesla che li definisce solo macchine create per ottenere click e visibilità e, per farlo, sono disposti a tutto. Continua la crociata del numero uno di SpaceX contro i mezzi di comunicazione e, come per l'affare Twitter, anche questa volta si affida ai tweet della piattaforma che voleva comprare.
Elon Musk, imprenditore americano e CEO di Tesla, non sta vivendo un bel periodo con i media, visto che il suo rapporto con la stampa e con l'opinione pubblica si sta sempre più logorando. Con l'ultimo tweet il magnate statunitense lancia l'ennesima stoccata ai giornali e siti internet, rei di essere poco credibili e solo in cerca di visibilità.
Con una serie di tweet Musk si scaglia contro i media e annuncia la sua battaglia per cercare di migliorarli:
Musk si riferisce alle notizie, vere o false, che si leggono sulla sua vita privata e sulle relazioni sentimentali: un escamotage dei siti web per attirare a loro sempre più lettori e generare più views ma questo, secondo il CEO si SpaceX, non è il compito che dovrebbe svolgere un mezzo divulgatore di informazioni.
Per proseguire la sua crociata contro i media Elon Musk si affida a Twiiter, la piattaforma che voleva comprarsi fino a poco tempo fa: tutte le fasi della trattativa sono state fatte a colpi di tweet ma che ora si risolverà dentro un'aula di tribunale. I tweet di Musk contro i media collezionano milioni di like e, altre volte, sono stati i mezzi di una strategia ben più articolata del magnate statunitense che, tramite un semplice tweet, riusciva a manipolare l'attenzione su alcune tematiche (tipo il caso della crypto Shiba Inu) piuttosto che su altre. Musk ha fatto della sua comunicazione, soprattutto via social, un perno della sua strategia imprenditoriale: ma ora, dopo che per mesi affermava di voler comprare Twitter per preservare la libertà d'espressione, questo nuovo attacco contro i media stride un po' con la sua filosofia.
Dopo la mancata acquisizione, Twitter nelle ultime settimane ha subito un calo di prestazioni. Secondo quanto riporta TechCrunch, l'azienda avrebbe licenziato il 30% del team dedicato al recruiting, a due mesi dal blocco delle assunzioni in tutta l'azienda. Non se la passa meglio Meta che poco fa ha annunciato che per la prima volta nella sua storia i ricavi del trimestre sono calati (anno su anno). I profitti sono crollati da 10,4 miliardi a 6,7 miliardi. Situazione chiaramente da monitorare.