Bungee jumping dove farlo. Il bungee jumping è conosciuto da tutti come pratica sportiva ma nasce come rito iniziatico nell’Isola di Pentecoste. È un rituale d’iniziazione molto antico utilizzato nelle Nuove Ebridi, in Oceania. La leggenda vuole che, una giovane moglie, per sfuggire alla cattiveria del marito, salisse su un alto albero di frutta e legandosi delle liane alle caviglie si lasciasse cadere nel vuoto. Il marito la inseguì ma cadde rovinosamente a terra schiantandosi, mentre lei si salvò grazie alle liane. Gli uomini, per cancellare l’umiliazione, hanno trasformato questa pratica in un rito d’iniziazione e di coraggio in cui si cimentano lanciandosi da alte torri che, alla vista, sembrano molto instabili.
Nel resto del mondo, questa pratica, iniziò a diffondersi, come sport estremo, negli anni ’70, ma all’epoca era praticato illegalmente e veniva utilizzato un elastico di caucciù (pazzi!). Solo dal 1993 iniziarono ad essere impiegati elastici specificatamente progettati per questo impiego e altre attrezzature.
In Italia esistono diversi Bungee Center. I posti migliori, i più conosciuti, quelli da provare, sono i seguenti:
La tecnologia ha fatto sì che gli standard di sicurezza siano molto alti, per cui i rischi legati al lancio col bungee jumping rasentano lo zero. Naturalmente bisogna sempre fare attenzione a chi ci si affida, e accertarsi che non siano improvvisati pseudoingegneri fai da te. Prima di lanciarsi è necessario accertarsi che la piattaforma e il sistema di lancio rispettino queste norme:
Gli incidenti nel bungee jumping sono davvero rari, e si contano sulle dita di una mano, e le morti statistiche sono praticamente zero. Due non mortali sono avvenuti nel 1998, con due associazioni non più attive. Uno mortale invece è avvenuto in Italia, presso la Cascata delle Marmore. Una coppia di jumper raggiunse la postazione di salto quando già era in fase di smontaggio, ma insistette per fare il lancio. L'imprudenza umana portò un operatore ad agganciare male il moschettone principale, causando la tragedia.