Finisce ancora nel mirino dei vandali l'istituto Giovanni Falcone a Palermo, nel quartiere nordoccidentale di Zen. Distrutti alcuni apparecchi digitali e l'impianto di amplificazione dell'aula magna. Condanna forte da parte delle istituzioni locali che hanno sottolineato quanto episodi di tale entità non siano purtroppo nuovi nel capoluogo siciliano. Ecco i primi dettagli della vicenda.
Non c'è pace per l’istituto comprensivo statale Giovanni Falcone di Palermo, nuovamente vittima di un raid vandalico a opera di ignoti. Nessuno dei residenti al quartiere Zen, periferia nord-ovest del capoluogo siciliano, ha affermato di essersi accorto di qualcosa. Il sopralluogo di questa mattina, oltre ad accertare danni ed eventuali furti (questi ultimi non rilevati), ha cercato di capire se si tratti di un'intimidazione di stampo mafioso contro un simbolo della lotta alla criminalità.
Il primo a commentare la notizia è stato il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ha dichiarato:
Alle sue parole si sono aggiunte poi quelle di Aristide Tamajo, assessore comunale:
Solo pochi giorni era stato sfregiato il murales di Borsellino in pieno centro, episodio a cui era seguito un altro atto vandalico contro l'opera "L'albero dei tutti" dedicata alla memoria di Falcone. Cronache che testimoniano la presenza di sentimenti contrastanti ma che non scoraggiano la comunità a proseguire la strada tracciata dai due ex magistrati.