I ministri delle finanze del G7 oggi pomeriggio hanno approvato un piano volto a contrastare la crisi energetica. Il piano in questione prevede di fissare un tetto al prezzo del petrolio che proviene dalla Russia. "Confermiamo la nostra comune intenzione politica di finalizzare e attuare un divieto globale di servizi che consentono il trasporto marittimo di petrolio russo e prodotti petroliferi a livello globale spiegano i ministri in un comunicato.
Il piano approvato dal G7 per combattere la crisi energetica
Nel comunicato, i ministri hanno spiegato in cosa consiste il nuovo piano:
La fornitura di tali servizi sarà consentita solo se il petrolio sarà acquistato al prezzo fissato o al di sotto di tale prezzo (price cap) determinato da un'ampia coalizione di Paesi che aderiscono al tetto e lo attuano.
L'intenzione dei ministri è attuare il tetto in linea con la tempistica delle sanzioni Ue sul petrolio russo che partono il 5 dicembre. Per il momento i ministri non fissano i confini del tetto, che verrà fissato da tutta la coalizione che lo applicherà, sulla base di input tecnici.
Il prezzo sarà comunicato pubblicamente in modo chiaro e trasparente.
concludono i ministri.
Gentiloni: Con il price cap stop ricavi della Russia e diminuzione dei prezzi dell’energia
Il commissario europeo all'economia Paolo Gentiloni ha dichiarato:
L'appoggio del G7 al tetto al prezzo del petrolio russo è un passo importante verso due obiettivi: negare i ricavi della Russia per finanziare la brutale guerra di Putin contro l'Ucraina e far pressione al ribasso sui prezzi globali dell’energia.
E ha aggiunto:
La Commissione farà pienamente la propria parte lavorando per raggiungere l'unanimità tra i nostri 27 stati membri per attuare questa misura nell'Ue.
G7, Lindner: Ora vogliamo convincere tutti gli altri Paesi
Il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner ha espresso la volontà di convincere tutti gli altri Paesi ad adottare il nuovo piano:
Sul tetto al prezzo del petrolio, vogliamo costruire una coalizione ampia, oltre il G7, vogliamo convincere tutti i paesi dell'Ue e anche oltre. Vogliamo ridurre gli incassi del petrolio russo e con questo chiudere una importante risorsa di finanziamento per l'attacco all’Ucraina. La misura serve a iniziare a ridimensionare i prezzi globali dell’energia.