La Corea del Nord torna ad agitare gli equilibri geopolitici internazionali dopo aver promulgato una legge che, di fatto, consente l'utilizzo indiscriminato del nucleare.
Dura poco la tregua sul fronte indo-pacifico, ulteriore segnale di una polarizzazione che si è fatta marcata. La Corea del Nord, per bocca di Kim Jong-un, ora sarà tutelata dalla legge nell'uso del nucleare per ragioni militari: logicamente la valutazione del grado di minaccia di qualsiasi oppositore è lasciata all'interpretazione del leader nordcoreano.
Un messaggio indiretto agli Stati Uniti che affossa definitivamente i buoni propositi avviati sotto l'amministrazione Trump e poi tramontati. Pyongyang ha annunciato la novità in occasione dell'Assemblea Nazionale Suprema:
Le notizie che vengono riportate a nord del 38° parallelo parlano di cinque scenari che sbloccherebbero l'utilizzo delle armi nucleari, sebbene non siano specificati nel dettaglio: le più accreditate sono la minaccia diretta al leader della nazione e l'utilizzo in caso di avvio di un conflitto bellico.
Grande soddisfazione per Kim Jong-un, il quale ribadisce una volta di più al mondo intero (e soprattutto a Washington) di cosa è capace il suo Paese: