Antonio Guterres, segretario generale Onu, si trova in visita in Pakistan per constatare con i propri occhi la portata della devastazione causata delle abbondanti inondazioni avvenute a fine agosto, che hanno provocato quasi 2mila morti. Il suo monito è quello di non concentrarsi solamente a ciò che accade in Ucraina.
Antonio Guterres è atterrato all'alba a Islamabad, capitale del Pakistan, dove incontrerà secondo quanto riferiscono i media locali sia il portavoce agli Esteri Iftjiar che il primo ministro Sharif: nel pomeriggio ora locale prevista una conferenza stampa congiunta per fare il punto sul disastro ambientale provocato dalle recenti inondazioni.
Il segretario delle Nazioni Unite ha usato parole chiare che invitano a guardare anche lontano dai confini ucraini, perché le tragedie riguardano tutto il mondo:
Nell'agenda personale, il segretario Onu visiterà sicuramente le aree più colpite nel sud del Paese, nello specifico le province del Balochistan e del Sindh. In totale, osservando i dati pubblicati dal Governo pachistano, sono 33 milioni le persone direttamente coinvolte dalle inondazioni, circa il 13% della popolazione. Un numero comunque significativo se si pensa che le aree più colpite hanno una densità abitativa molto bassa.
Da capire i motivi di una stagione monsonica così intensa rispetto alla media. Il rapporto Germanwatch 2021 classifica il Pakistan all’ottavo posto nella lista dei Paesi più vulnerabili a livello globale in materia di cambiamento climatico, nonostante sia responsabile di meno dell’1% delle emissioni globali di carbonio.