In una lunga intervista a 60 minutes il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha toccato vari temi, dalla sua ricandidatura all'Ucraina passando per Taiwan e Donald Trump.
Sul tema che incuriosisce maggiormente gli elettori USA, ovvero una sua possibile ricandidatura alla Casa Bianca, ha detto.
Biden è il presidente eletto negli Stati Uniti più anziano e compirà 80 anni il 20 novembre, nel caso di un secondo mandato avrebbe 82 anni alla rielezione, 86 alla fine, tema elettorale decisamente scottante.
Uno degli argomenti più caldi è sicuramente quello della guerra tra Russia e Ucraina. "Kiev sta sconfiggendo la Russia, ma non ha ancora vinto". Quello che Putin ha messo in atto in Ucraina è "vergognoso, con gli attacchi agli ospedali e alle scuole: è oltraggioso". Biden ha precisato che non ci sono indicazioni su un aiuto cinese alla Russia, su cui ha avvertito il presidente cinese Xi Jinping che sarebbe un "gigantesco errore".
Biden ha raccontato la chiamata con Xi dopo che quest'ultimo aveva incontrato Putin al termine delle Olimpiadi di Pechino.
Inoltre un monito a Putin: non usare mai armi nucleari perché cambierebbe "il corso della guerra come mai nessuna altra cosa dai tempi della Seconda Guerra Mondiale".
Alla domanda sulle possibili conseguenze sull'uso del nuclerare da parte dei russi.
Biden ha affermato che l'esercito USA sarebbe coinvolto in un conflitto tra Cina e Taiwan, ed è stato il presidente americano più esplicito nel ricordare a Pechino i rischi di un attacco contro Taipei.
In una legge approvata dal Congresso gli Stati Uniti sono tenuti a vendere a Taiwan armi per garantire l'autodifesa contro Pechino, ma allo stesso tempo gli USA hanno mantenuto una "ambiguità strategica" sulla possibilità di poter intervenire militarmente. Questa politica è pensata sia per evitare un'invasione che per scoraggiare Taiwan da provocare ulteriormente Pechino.
Biden si è espresso con una battuta anche sul Covid: "Se ci si guarda intorno, nessuno indossa più una maschera e tutti hanno un bell'aspetto".
Nell'intervista ha anche affrontato il "tema Trump", dichiarando di non aver chiesto nessun briefing sul sequestro dei documenti e nemmeno informazioni specifiche, in quanto non vuole essere coinvolto nell'indagine del Dipartimento di Giustizia.
Ha concluso dicendo di "non aver personalmente parlato con nessuno" sui segreti di sicurezza nazionale che potrebbero essere presenti nei documenti di Mar-a-Lago, ma il suo commento dopo le immagini sequestrate è stato laconico. Come è potuto accadere? Come qualcuno può essere così irresponsabile?"