Accadde oggi, 20 settembre 1932: Gandhi e lo sciopero della fame. Il Mahatma fece il suo primo sciopero della fame in prigione per i pària 90 anni fa. Pària o dalit, in passato definiti intoccabili, anche se la giusta traduzione è oppressi, sono detti i fuori casta o quinta casta nel sistema sociale e religioso induista, includendo anche gli aborigeni indiani e gli stranieri.
I dalit sono costituiti da vari gruppi in tutta l'Asia meridionale. Parlano una varietà di lingue e praticano diverse religioni. Inoltre, formano il 16,6% della popolazione indiana secondo un censimento del 2012. Mohandas Karamchand Gandhi, è passato alla storia come Mahatma che letteralmente significa grande anima, ma, si può tradurre anche come venerabile; per certi versi, è correlabile al termine occidentale santo.
Nato a Porbandar in India il 2 ottobre 1869, Gandhi è stato politico, filosofo e avvocato. Aveva anche un altro soprannome: Bapu, ovvero padre. Gandhi è stato uno dei pionieri e dei teorici del satyagraha, un termine coniato da lui stesso, cioè: la resistenza all’oppressione tramite la disobbedienza civile di massa che ha portato l’India all’indipendenza.
Il satyagraha è fondato sulla satya, cioè sulla verità e sulla ahimsa, ovvero nonviolenza o amore. Lo stesso Gandhi lo evidenzia nella sua autobiografia. Con le sue azioni e la sua politica, Gandhi ha ispirato movimenti di difesa dei diritti civili e personalità quali Martin Luther King, Nelson Mandela e Aung San Suu Kyi. In India, Gandhi è stato riconosciuto come Padre della nazione e il giorno della sua nascita, il 2 ottobre, è un giorno festivo. Questa data peraltro è stata anche dichiarata Giornata internazionale della nonviolenza dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, proprio in omaggio al Mahatma.
Il 30 gennaio 1948, presso la Birla House, a Nuova Delhi, mentre si recava nel giardino per la consueta preghiera ecumenica delle ore 17.00, accompagnato dalle sue due pronipoti Abha e Manu, Gandhi venne assassinato con tre colpi di pistola da Nathuram Godse: un fanatico indù radicale che aveva legami anche con il gruppo estremista indù Mahasabha. Catturato, fu processato e condannato a morte nel 1949.