Non saranno i 1.200 km di confine della Finlandia, tuttavia i 200 km condivisi con la Russia sono sufficienti affinché la Norvegia intensifichi i controlli alla frontiera di Storskog: si tratta dell'unico accesso diretto tra i due Paesi, circa 150 km a nord-ovest di Murmansk.
Lo ha deciso il ministro della Giustizia di Oslo, Emilie Enger Mehl, in una conferenza stampa tenuta questa mattina:
Dopo la Finlandia, dunque, anche la Norvegia serra le maglie nel contrasto all'accoglienza illegale dei profughi russi fuggiti dalla mobilitazione parziale annunciata da Vladimir Putin. Ma se Helsinki sospenderà i visti turistici, Oslo per ora non chiude definitivamente il confine.
Ieri il capo della polizia di Finnmark, il distretto più settentrionale norvegese, aveva già diramato una comunicazione che andava in questa direzione:
Le autorità di frontiera avevano notato un leggero calo dei flussi nella giornata di ieri tuttavia questa mattina le colonne di auto sono tornate ad affollare le strade. Il ministro dell'Interno ha parlato di circa 400 ingressi medi al giorno dalla Russia, almeno quelli identificati.
Sul fronte Nord Stream, gli esperti indicano che la vasta quantità di metano presente nell'aria, giudicata "non pericolosa per l'uomo in quanto non infiammabile", si sta spostando verso l'arcipelago delle Svalbard, nel Circolo Polare Artico.