Nuovo colloquio telefonico tra Vladimir Putin e Xi Jinping, in occasione del 73esimo anniversario della Repubblica Popolare Cinese. Per la Russia non ci sono dubbi: la Cina rappresenta il presente e il futuro delle relazioni commerciali.
Chissà se Vladimir Putin e Xi Jinping avranno discusso della cerimonia di annessione delle repubbliche separatiste ucraine nell'ultimo colloquio telefonico. L'unica certezza è che la considerazione che il leader del Cremlino nutre per Pechino:
La posizione cinese sulla guerra in Ucraina è da sempre di bassissimo profilo, non tanto per disinteresse quanto per non incrinare le diplomazie. Anche nella risoluzione presentata all'Onu da Usa e Albania contro i referendum farsa la Cina ha esercitato il diritto all'estensione, sottolineando che la priorità rimane l’integrità territoriale di tutti i Paesi. Una (non) risposta interpretata in maniera differenti dagli analisi internazionali.
Tra l'altro Xi Jinping è assolutamente concentrato sul 20° Congresso del PCC (Partito Comunista Cinese), in partenza il prossimo 16 ottobre, dove la rielezione è sempre meno in discussione ma rimane concreto il rischio di fare terra bruciata intorno a sé.
Nel suo ultimo numero uscito oggi il quotidiano Qiushi ha riportato parte del suo discorso pronunciato nell'ultima edizione del Congresso, nel 2017, quando Xi venne eletto per il secondo mandato.
Successivamente un passaggio mai così attuale che riguarda indirettamente Stati Uniti e Taiwan