Si avvicinano le elezioni americane di Midterm e Donald Trump è tornato a parlare nei comizi dei suoi candidati: ieri è stato il turno del Michigan, dove l'ex presidente USA si è scagliato nuovamente contro la Cina, accusandola di aver dato il via alla pandemia per vendicarsi dei dazi che gli Stati Uniti le avevano imposto. Il tycoon americano ha parlato anche di altri argomenti, tra i quali l'aborto, l'operato di Joe Biden e il lavoro della polizia.
Donald Trump ieri era a Warren, in Michigan, per sostenere i candidati alle prossime elezioni di Midterm del partito repubblicano, chiamato amorevolmente dai suoi sostenitori Grand Old Party. L'ex presidente USA ha attaccato - seppur indirettamente - di la Cina, colpevole di aver dato il via alla pandemia solo per vendicarsi dei dazi statunitensi:
Non è la prima volta che il tycoon americano vede in Pechino il principale responsabile della diffusione del Covid: a luglio, durante il comizio elettorale a Las Vegas per sostenere i candidati Joe Lombardo e Adam Laxalt, affermava che la Cina avesse diffuso il virus per annientare l'economia americana, visto che prima dell'arrivo del Covid i cittadini statunitensi stavano vivendo una sorta di età dell'oro.
Nel corso del suo intervento - quasi due ore di monologo - Donald Trump non si è risparmiato solo ad attaccare la Cina, ma si è scagliato anche contro l'operato del presidente Joe Biden, suo avversario alle elezioni di novembre. L'obiettivo del tycoon è quello di cacciare l'attuale inquilino della Casa Bianca e risollevare l'America da questo brutto periodo storico:
L'ex presidente americano ha parlato anche dell'aborto, dichiarandosi favorevole solo in caso di stupro e incesto, della polizia e della pena di morte: