Mentre l'invasione russa in Ucraina prosegue arriva una svolta dall'intelligence americana sull'omicidio di Daria Dugina, figlia del filosofo nazionalista russo Alxander Dugin: l'attentato farebbe parte di una campagna clandestina che rischia di allargare il conflitto.
Gli USA "non hanno preso parte all'attacco, né fornendo intelligence né altra assistenza", non sono nemmeno stati consultati. I funzionari di Kiev continuano a smentire ogni tipo di coinvolgimento.
È stato rilasciato un video dal governatore Vitaly Kim dove si vedono soldati russi arrendersi all'esercito ucraino e abbandonare un veicolo da fanteria. Queste le informazioni riportate da Ukrinform, con il commento del governatore che ha confermato "Abbiamo acquisito un veicolo corazzato per il trasporto di personale".
A Chervona Husarivk gli specialisti hanno cominciato l'ispezione dei gasdotti danneggiati, disinnescando 104 mine solo per esaminare i primi 100 metri del gasdotto. La tv ucraina ha mostrato come gli occupanti avessero tagliato e minato la conduttura del gas. Gli operai specializzati sono ora all'opera per riparare la tubatura.
Tre americani su quattro sono favorevoli alla continuazione degli aiuti verso l'Ucraina, nonostante le minacce nucleari che incombono ogni giorno di più. Sono i democratici a dare il supporto maggiore con l'81% a favore, mentre i repubblicani a favore sono "solo" il 66%. Sale invece al 66% chi ha risposto favorevolmente alla continua fornitura di armi a Kiev, mentre ad agosto era il 51%.
Nuovi attacchi su Zaporozhizhia, dove sono stati colpiti complessi civili secondo il governatore della regione Oleksandr Starukh, che ha anche riportato di incendi in città.
Si parla almeno di due morti, ma sotto le macerie degli edifici bombardati i soccorritori stanno cercando almeno cinque persone. Sarebbero 16 i missili che hanno colpito la città distruggendo molti edifici residenziali.
In azione anche droni kamikaze su Odessa e Mykolaiv, come comunicato dal Comando operativo meridionale di Kiev.
I cadaveri di due civili sono stati ritrovati dalla polizia nel villaggio di Novoplatonivka, appena liberato dalle forze ucraine. Erano ammanettati insieme con ferite di arma da fuoco alla testa, in abiti civili. I corpi sono stati scoperti in una cava di sabbia a quattro metri di profondità. Secondo le forze dell'ordine erano di stanza nell'area 300 uomini delle forze speciali russe che si alternavano tra loro.