Dopo l'inizio di stagione che ha fatto sognare i tifosi della Rossa il 2022 della Ferrari è stato una mezza agonia, tra ritiri e ordini di Scuderia che hanno fatto molto discutere, oltre che perdere molti punti.
Già dalla Spagna, quando Leclerc fu costretto al ritiro per un guasto al turbo, si era capito che qualcosa non andasse. Negli occhi dei tifosi Ferrari le noie al motore di Baku e la macchina in fiamme di Sainz in Austria.
Questi problemi, uniti a errori dei piloti e dei tecnici, hanno smorzato mano a mano gli entusiasmi e, come ammesso da Binotto solo dopo l'ultimo Gran Premio, c'è stato un intervento degli ingegneri sulle power unit, abbassate leggermente di potenza per ridurre al minimo i rischi di ulteriori ritiri.
Ora la squadra è già al lavoro per il 2023, un'altra stagione in cui la Rossa ha il dovere morale di provare a tornare di nuovo ai fasti di ormai parecchi anni fa, per portare la Scuderia di Maranello in cima al mondo e tornare a far sognare anche le nuove generazioni che, al momento, vivono solo di ricordi.