Prendersi cura di una Stella di Natale non ha solo una portata simbolica, ma è fondamentale per chi, sotto le feste, vuole avere il pollice verde. Si avvicina il momento più magico, l’atmosfera si scalda e la casa si colora per le feste con piante e fiori. Anche quest’anno non può mancare il tradizionale simbolo augurale e portafortuna: la stella di Natale. Questo arbusto dalla famiglia delle Euforbiacee ha origine dall’America centrale e dal Messico meridionale. Donare una stella di Natale è un gesto di buon augurio per i mesi a venire colmo di gioia, ideale per dimostrare il proprio amore.
Durante l’inverno la pianta va tenuta in casa, in una zona poco luminosa, arieggiata e non eccessivamente riscaldata. Richiede poca acqua e solo quando il terreno risulta asciutto si procede all’innaffiatura avendo cura di non bagnare le foglie ed evitando i ristagni d’acqua. La stella di Natale, con le dovute attenzioni può sopravvivere fino 6-8 settimane. Solitamente dopo il periodo delle feste, appena scolorisce o inizia a seccarsi, si crede che stia morendo ma sta attraversando una fase naturale del suo ciclo di vita.
Per farla rifiorire appena cadono tutte le foglie rosse, si procede alla potatura dei rami di circa dieci centimetri, e si espone alla luce solare solo per otto-nove ore, il resto del tempo va conservata in un luogo buio. Normalmente la pianta fiorisce due volte all’anno, in primavera e in autunno, pronta per il periodo natalizio. Prendersi cura di una Stella di Natale non ha soltanto una portata affettiva, ma indica anche l'amore che si vuole riversare verso la persona alla quale si dona. La cura, come cantava Franco Battiato, diventa essenziale per poter far crescere una sana Stella di Natale nella concordia, nell'amore e nell'amicizia di questo periodo natalizio.