Le difficoltà degli ultimi tempi hanno avviato l'Italia verso un percorso di recessione economica che però sembra aver trovato finalmente un po' di ossigeno secondo l'ultima analisi di Confcommercio. A quanto pare, infatti, il volume delle tredicesime di pensionati e dipendenti ammonterà a 47,3 miliardi di euro, il che rappresenta un dato in rialzo se confrontato con il 2021 quando la cifra era di 44,7.
Un calcolo che comunque va misurato con la giusta pacatezza anche perché è proprio la Confcommercio che sottolinea quanto le rilevazioni possano essere "suscettibili" a seconda degli episodi che vanno ad influenzare tali stime; uno dei casi emblematici riguarda il boom del turismo che quest'anno ha rappresentato una spinta enorme per il Pil nonostante in pochi avessero pronosticato un successo di tale entità.
Un'ulteriore analisi riguarda poi le festività natalizie su cui i numeri danno sensazioni alterne: la 13esima disponibile per i consumi, al netto dei costi e dei risparmi desiderati ma con l'aggiunta dei delle risorse degli autonomi ammonta a 35,8 miliardi (poco lontana dai 36,2 dell'anno precedente). A Natale, tuttavia, la spesa media pro capite sarà dunque di 157€, meno dello scorso anno quando si erano sfiorati i 170€ ma soprattutto il valore più basso dell'ultimo decennio.
Naturalmente, la "magia del Natale" potrebbe comunque portare nuova linfa alla situazione economia grazie alla spinta dei tanti che vorranno faar di tutto per mettere un regalo sotto l'albero.
A chiarire il quadro disegnato dall'ufficio studi di Confcommercio ci ha pensato il direttore Mariano Bella che ha dichiarato:
Segnali positivi dunque che arrivano anche dal confronto con il passato, in particolare dal 2010-2013 quando l'Italia era stata costretta a "strisciare":
Insomma, non bisogna perdere la fiducia in un possibile miglioramento della situazione attuale, fermo restando che su tutti si abbatte il tema dell'inflazione che senza dubbio rappresenta uno scoglio in più da superare dal punto di vista economico. Solamente qualche giorno fa, lo stesso ufficio studi aveva dichiarato: