09 Dec, 2022 - 17:14

Bergamo, imbarco negato a ragazza disabile

Bergamo, imbarco negato a ragazza disabile

Bergamo, imbarco negato a ragazza disabile. Voleva concedersi qualche giorno di vacanza in Francia, a Bordeaux, con un’amica, ma l’imbarco le è stato negato per la carrozzina elettrica con cui si muove abitualmente. È la storia di Valeria, una ragazza disabile che è stata lasciata a terra a causa della batteria della sua sedia a rotelle: per la compagnia aerea non sarebbe a norma. La vicenda si è svolta lo scorso 6 dicembre all’aeroporto di Bergamo Orio Al Serio e ha spinto la giovane a raccontare la sua esperienza sui social network:

virgolette
Mi viene detto che la batteria della mia Ferrari (la sua carrozzina elettrica), che ha il voltaggio ammesso, non può essere portata in volo, perché ha uno stricker con scritto e-bike. Mi viene detto che la batteria non è originale, sostengono che avrei assemblato il mezzo. A questo punto presento la certificazione del costruttore. Niente da fare. Mi dicono di lasciare la parte motorizzata a terra, se voglio partire

Imbarco negato a ragazza disabile per il motore della carrozzina

Una scelta di fatto impossibile perché senza quella componente il suo mezzo non funziona, nemmeno in modalità manuale. Così Valeria è costretta a restare a terra, respinta al check-in nonostante abbia presentato tutte le certificazioni e il suo viaggio è rovinato.  Non solo, stando al racconto non le sarebbe stato offerto l’aiuto previsto in questi casi, né sarebbe intervenuto un responsabile della compagnia. Anche per questo a lei resta un grande senso di ingiustizia, tanto che sui social network conclude: "Quella che è sempre stata una bella routine, viaggiare, vedere i miei amici, è diventata un'impresa inaccessibile per me".

L'Enac avvia un'indagine

La storia di Valeria indigna molti, non solo sul web, così l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile interviene bacchettando la compagnia aerea e annunciando verifiche: "Appena ne abbiamo avuto notizia siamo subito intervenuti sollecitando i direttori di aeroporto affinché assicurino con una loro ordinanza la piena tutela dei diritti dei passeggeri".

La compagnia si difende

Il gruppo che gestisce l'assistenza passeggeri a terra per la compagnia si difende, dicendo che Valeria avrebbe presentato una documentazione non conforme con il motore che stava imbarcando: "La discordanza dei dati di potenza della batteria al litio generava le problematiche di imbarco". Un problema burocratico quindi, che però non è stato risolto in tempo per farle prendere il suo volo per Bordeaux.

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Giulia Cavola
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