Scoperti due pianeti ricoperti d'acqua, con i ricercatori che ritengono ci si possa vivere. Nonostante si tratti solamente di primissime notizie, le quali dovranno inevitabilmente essere seguite da altri studi. Quello che è certo, però, è che oltre ad essere ricoperti di acqua, i due corpi sono abbastanza vicini ad una stella, come lo è la Terra con il Sole.
La scoperta è di un gruppo di ricerca internazionale guidato dall'Istituto spagnolo di Astrofisica delle Canarie (Iac), ma c'è anche un po d'Italia, con due istituti presenti, ossia l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e la Scuola Normale Superiore di Pisa. I due pianeti ruotano attorno alla nana rossa GJ 1002 e per completare un orbita intorno alla stella uno impiega circa dieci giorni, mentre l'altro poco meno di ventuno. Ma oltre a questo cosa sappiamo sue i due nuovi corpi?
I due mondi si trovano in un sistema planetario a ben 218 anni luce da noi, nella costellazione della Lira. L'acqua non è stata rivelata in modo diretto, ma solamente confrontando le dimensioni dei pianeti (di circa una volta e mezza la Terra) con alcuni modelli. Da qui i ricercatori hanno potuto constatare che una frazione importante del loro volume, pari a circa la metà se non di più, dovrebbe essere composta da un materiale più leggero della roccia, ma allo stesso tempo più pesanti di idrogeno ed elio, ossia elementi che compongo la maggior parte dell'atmosfera. L'elemento maggiormente indiziato è l'acqua.
Una scoperta decisamente straordinaria, come confermato anche da Björn Benneke, uno dei ricercatori che hanno guidato la scoperta, che ha dichiarato che, in precedenza, si riteneva che i pianeti più grandi della Terra fossero grandi sfere di metallo e roccia. Kepler-138c e d, è questo il nome dei due corpi, hanno però cambiato le carte in tavola, facendo fare un grosso passo in avanti alla ricerca.