Ciclismo, il bilancio di Daniele Bennati dopo il primo anno da Commissario Tecnico
Fine anno tempo di bilanci e anche DanieleBennati, CT della nazionale italiana di ciclismo su strada, ha parlato della sua prima stagione alla guida degli azzurri in occasione del Giro d'Onore a Cassano d'Adda.
Bennati: primo anno positivo
Giudico questa prima esperienza in maniera molto positiva. L’anno è stato impegnativo, penso che in ogni ambito di questo tipo il primo anno è particolare perché devi renderti conto che devi gestire situazioni diverse. Sicuramente questo anno mi servirà tantissimo in vista delle Olimpiadi, cercando di imparare dagli sbagli che ho fatto inevitabilmente, perché è normale commettere degli errori e come dico ai ragazzi dagli errori bisogna imparare e da quelli bisogna trarre cose positive, cercando di non commetterli più
Il commento sui Mondiali
L’esperienza è stata molto bella. Sono tornato dall’Australia molto soddisfatto. Senza togliersi dei sassolini dalle scarpe, ci davano come una Nazionale dispersa e invece non è andata così, siamo stata la Nazionale sicuramente più attiva durante tutti i Mondiali con due se non tre ragazzi presenti in tutte le azioni. Credo che sia stata una delle Nazionali più giovani della storia, almeno lì sul podio ci sono arrivato. Il gruppo era affiatato, io non ho la possibilità di lavorare tanto con loro durante l’anno perché hanno un calendario fitto, bisogna creare la squadra in dieci giorni, ma da questo punto di vista sono molto soddisfatto e mi fa ben sperare per il prossimo futuro
L'augurio di Bennati per i prossimi anni
Credo che tutti i CT sognino di vincere il Mondiale. In Italia manca dal 2008, ho espresso questa volontà che spero possa esaudirsi entro il 2024. Mi auguro che il mio mandato possa essere rinnovato, è difficile valutare il lavoro che si svolge in uno-due anni. Sappiamo benissimo che il ciclismo italiano sta passando un periodo non facile, perché c’è un cambio generazionale molto forte. Bisogna ripartire dai giovani, i giovani interessanti ci sono e confermo che il mio obiettivo è quello di riportare la maglia di campione del mondo