Cristina D'Avena Snorky e 40 anni di carriera: così si potrebbe sintetizzare questa parte di vita della cantante bolognese che taglia un traguardo importante del suo percorso artistico col sorriso sulle labbra e il desiderio di raccontare cose diverse. La voglia di non rinunciare alla sua femminilità nonostante agisca in un settore che è il regno dei bambini e i suoi gusti sui cartoni di cui è regina li ha raccontati in diretta a Bagheera, condotta tutti i giorni dal lunedì al venerdì in pieno drive-time dal collega Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il Bagheera Saturday Night Show. Ecco i passaggi più importanti dell'intervista.
Perché non hanno avuto lo stesso successo dei Puffi? Perché erano diversi, seppur i loro cuginetti. Se volessimo usare la musica come metafora, direi che i Puffi sono il mainstream mentre gli amichetti subacquei sono l'indie. A me comunque sono sempre piaciuti tanto e ai concerti me li chiedono sempre.
La verità è che siamo stati la prima serie tv italiana. Adesso, in epoca di Netflix e Prime Video, le serie sono una forma di linguaggio conosciuto e consono ai giovani ma quando girammo il live-action del cartone giapponese fu una vera e propria innovazione. Più o meno consapevolmente, abbiamo scritto una piccola parte di storia.
Non è che non ne ho mai avuta, è che non è mai arrivato qualcosa che mi colpisse al punto di lanciarmi. L'inedito di Agliardi l'ho cantato volentieri ma ancora non mi sento attratta da una carriera "altra". Mai dire mai. Magari qualcuno un giorno mi farà ascoltare qualcosa che mi stenderà. Per ora mi godo con orgoglio i miei 40 anni di sigle.
Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Cristina D'Avena:
https://www.radiocusanocampus.it/it/cristina-davena-40-anni-di-carriera
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