Guerra in Ucraina, l'aggiornamento più significativo è un'immagine che ha fatto il giro del mondo: Vladimir Putin che partecipa in totale solitudine alla messa per il Natale Ortodosso all'interno della Cattedrale dell'Annunciazione di Mosca.
Il presidente russo, successivamente, ha diffuso il suo messaggio di auguri alla cittadinanza, parlando di "occasione che ispira le persone a buone azioni e afferma nella società valori spirituali e linee guida morali duraturi come misericordia, compassione, gentilezza e giustizia".
Contestualmente, la guerra in Ucraina si è presa una "pausa" anche dal lato di Kiev. Ieri celebrazione nella Cattedrale di Lavra, officiata da Epifanio I°, capo della Chiesa Ortodossa cristiana. In un'intervista a Repubblica, il leader ha dichiarato:
Successivamente ha aggiunto che "se Mosca volesse davvero un cessate al fuoco definitivo smetterebbero di attaccarci, lascerebbero i nostri confini e si occuperebbero di risolvere i loro problemi, che non sono pochi".
A proposito di tale tregua è intervenuto anche l'analista russo Feodor Lukjanov che ha svelato di retroscena più complicati di quelli che risultano all'apparenza:
Messaggio di auguri anche per Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino brinda con soddisfazione al successo degli appelli militari pronunciati nei giorni scorsi, "che porteranno la Difesa a un nuovo livello: più armi, equipaggiamento più fornito e moderno, così saremo pronti a un'escalation da parte dei terroristi russi". Ecco il suo messaggio completo:
Spazio anche per un ringraziamento a Kevin McCarthy, appena eletto Speaker della Camera, anticipato ieri dalla notizia di un nuovo aiuto degli Stati Uniti del valore di 3 miliardi di dollari. Inoltre, pare che Washington stia spingendo l'Italia per inviare a Kiev i suoi sistemi missilistici antiaerei.
Tuttavia, nonostante la tregua, le esplosioni e le allerte aereo non sembrano essersi fermati, secondo quanto riporta Ukrinform. Il tabloid ucraino parla di 39 attacchi a Kherson, con una vittima e sette persone ferite, due morti e altrettanti feriti a Donetsk. Numerosi anche i bombardamenti: a Kupiansk danneggiati edifici residenziali e capannoni, così come a Zaporizhzhia e Nikopol, dove le sirene hanno risuonato in piena notte.