"Collaborazione piena" da parte del presidente Usa Joe Biden dopo il ritrovamento di una serie di documenti riservati in un suo ufficio privato. Tra i documenti classificati finiti sotto l'esame del Dipartimento di Giustizia americano ci sarebbero delle vere e proprie carte top secret: in attesa della loro disamina Biden, a colloquio con la stampa dopo il vertice dei leader nordamericani a Città del Messico, si è dichiarato all'oscuro di tutto.
Sarebbero stati gli stessi avvocati del presidente a ritrovare i documenti negli uffici del Penn Biden Center for Diplomacy and Engagement, fondato da Biden dopo il suo periodo come vicepresidente di Barack Obama tra il 2009 e il 2017. Il materiale è stato consegnato alle autorità per le valutazioni di rito.
Secondo le ricostruzioni della Cnn tra il materiale riservato, rinvenuto a novembre scorso, ci sarebbero, tra le altre cose, memo dell'intelligence e materiale dei briefing su dossier come l'Ucraina, l'Iran e il Regno Unito.
Stando all'emittente televisiva statunitense si tratterebbe di un totale di 10 documenti marcati come classificati. Nelle scatole, insieme alle carte top secret, ci sarebbero stati anche dei documenti personali della famiglia Biden, compreso materiale sull'organizzazione dei funerali del figlio Beau.
Un'altra gatta da pelare per il Dipartimento di Giustizia statunitense, che sta già indagando su materiale classificato scoperto nella residenza di Mar-a-Lago di Donald Trump. Lo stesso tycoon, attraverso il social network Truth, ha attaccato il presidente Biden, auspicando un trattamento analogo a quello riservatogli.