Gli Stati Uniti accusano la Corea del Nord di aver fornito armi e munizioni alle forze armate russe per fronteggiare la guerra in Ucraina e hanno presentato una mozione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (Onu) parlando di una "chiara violazione" dei principi sanciti dalla Carta Costituzionale.
Non solo ma nel comunicato a firma John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza americano, Pyongyang gestirebbe da dietro le quinte il Gruppo Wagner, ossia la rete di soldati mercenari che stanno aiutando Mosca soprattutto in Donbass.
Nelle ultime settimane alcuni funzionari nordcoreani hanno negato mentendo di aver fornito armi al gruppo Wagner. Tuttavia esistono prove dello scambio di armi, razzi e missili risalenti alla fine dello scorso anno.
Il riferimento di Kirby è legato ad alcuni fotogrammi datati 18 novembre 2022, nei quali le immagini satellitari riprendono un treno composto da cinque vagoni container mentre viaggia verso est e il giorno dopo percorre la stessa rotta al contrario apparentemente carico. Sarebbe questa la prova secondo cui la Corea del Nord avrebbe un ruolo decisamente attivo nella guerra in Ucraina come partner strategico della Russia.
Nel condannare fermamente l’intrusione di Pyongyang la Casa Bianca si dice convinta che Kim Jong-un continuerà ad assistere il Cremlino finché la guerra non sarà vinta. Non si è fatta attendere troppo la risposta del leader riconosciuto del Gruppo Wagner, il russo Yevgeny Prigozhin, bollando le accuse come pettegolezzi e speculazioni.
Washington ha stimato che il battaglione di mercenari sia composto da circa 50mila persone, di cui la stragrande maggioranza sia formata da ex detenuti ora arruolati nell’esercito. Il suo nome è salito alle cronache recenti per l’importanza assunta nei combattimenti in Donbass, precisamente per la conquista dei villaggi di Soledar e Bakhmut, nella regione di Donetsk. La Difesa russa, guidata da Sergei Shoigu, non ha mai preso posizione ufficialmente: in ogni caso, le testimonianze del loro apporto sono tangibili in considerazione delle fosse comuni lasciate lungo il campo di battaglia.